Roberto Mandracchia “L’implosivo”

Roberto Mandracchia. L'implosivo. minimum fax

Roberto Mandracchia
“L’implosivo”
minimum fax

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Carmine Stanga, settant’anni suonati, è un boss della mafia che si nasconde in un casolare delle campagne siciliane. A raccogliere i pizzini con i quali continua a comandare la sua cosca è il fido braccio destro Ninnì Bisaccia, mentre il casolare appartiene a un contadino complice, Lallo Cutrò. Un giorno, all’improvviso, le visite di Ninnì cessano, e anche di Lallo non c’è più traccia. Carmine prova a capire cosa sia successo attingendo alla collezione di pizzini ricevuti e inviati; nel frattempo combatte con una prostata infiammata, legge la Bibbia scoprendo strane assonanze tra la sua storia e quelle di Giobbe o Sansone, rievoca gli episodi più sanguinosi della sua vita di mafioso, pensa con nostalgia e struggimento a Egle, la donna della sua vita. Fino a quando, come ogni Robinson Crusoe che si rispetti, Carmine cattura un ragazzo che non parla e si esprime solo tramite disegni elementari. Cagnolazzo – questo il nome che Carmine dà al giovane – diventerà il suo personalissimo Venerdì, e gli offrirà un antidoto a una solitudine ormai insopportabile.

Roberto Mandracchia scrive una storia in cui si alternano umorismo irresistibile ed efferata violenza e, sulle orme della narrativa del Sud (nostro e d’oltreoceano), indaga a fondo la natura umana mostrandoci quanto sia labile il confine tra empatia e biasimo, immoralità e purezza.

Roberto Mandracchia è nato ad Agrigento. Ha pubblicato tre romanzi: Guida pratica al sabotaggio dell’esistenza (Agenzia X 2010), Vita, morte e miracoli (Baldini & Castoldi 2014) e Don Chisciotte in Sicilia (minimum fax 2022).


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