Riccardo Marchina “Spirito d’estate. Storie di collina”

Spirito d'estate. Storie di collina. Spirito d'estate. Storie di collina.

Riccardo Marchina
“Spirito d’estate. Storie di collina”
Neos Edizioni

http://www.neosedizioni.it/

A cura di Riccardo Marchina

Racconti di: Mara Barazzutti, Elena Biondo, Luca Borioni, Luisella Ceretta, Giovanni Casalegno, Graziella Costanzo, Valeria De Cubellis, Emanuele Di Nunzio, Franco Francescato, Renato Graziano, Licia Guiati, Riccardo Marchina, Gianni Miglietta, Giuseppe Milano.

In collina, l’estate italiana ha mille volti. Sui morbidi rilievi si intrecciano storie e personaggi: i villeggianti, certo, ma soprattutto chi ci abita, da sempre o da pochissimo, chi sui pendii lavora e pedala, ama e ricorda, coltiva vigne, vendette o speranze.

Ad affollare le pagine di questa antologia sono racconti inconsueti, ambientati fra il Monferrato e le Langhe, le colline del Veneto e della Toscana. Luoghi incantevoli, che il mondo ci invidia e che hanno ispirato la creatività dei quattordici scrittori che si cimentano con la loro penna su e giù per questi poggi.

Postini innamorati e celebri investigatori, amori romantici e loschi seduttori del web, allievi rancorosi, adolescenti in bicicletta e fanciulle contese, streghe e ragazzi fantasma; e poi ancora straniamenti, miraggi e segreti, pranzi in trattoria e boschi in fiamme. A rendere davvero piacevole questa antologia dunque, un ventaglio di protagonisti e vicende di stile narrativo variegatissimo, divertenti o riflessive, dal linguaggio contemporaneo o tradizionale ma sempre intriganti e sfaccettate. Piene di sorprese e punti di osservazione imprevedibili, proprio come le colline…

Nella stessa collana le precedenti edizioni di “Spirito d’estate”, la collana antologica dedicata alle letture sotto l’ombrellone.

… La collina è fuori luogo perché spesso è punto di passaggio; si diceva: né mare, né bosco, né montagna. La collina non è né carne né pesce.

In collina non prende il telefono, in collina le strade sono impervie, poi la collina frana.

Eppure, chissà per quale paradosso, su questi rilievi le case valgono di più, le colture, come quella della vite, sono più preziose e la gente ci va per stare meglio, per godersi la natura … soprattutto che la collina è un modo di vivere, “un aspetto delle cose”, come diceva Pavese. E allora chiunque può farla sua e, come dimostrano queste pagine, la cosa può avvenire persino in fretta. Può farlo perché la collina è gentile come le sue forme.

Così la collina diventa popolare, autentica, addirittura più grezza di quello che potremmo immaginare…

E’ vero la collina non è né carne, né pesce; ma almeno è vino, uno degli altri protagonisti di questi racconti, insieme alla bicicletta…

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