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Renzo Sicco “Senza fine” di Gabriele Romagnoli

Renzo Sicco racconta "Senza fine" di Gabriele Romagnoli, Feltrinelli Editore

Renzo Sicco
racconta “Senza Fine” di Gabriele Romagnoli, Feltrinelli Editore

feltrinellieditore.it


Sabato 17 novembre 2018, ore 11.00
Pinerolo, Libreria Volare
Gabriele Romagnoli presenta “Senza Fine”
con Renzo Sicco e Gisella Bein

assembleateatro.com
libreriavolare.it

Il primo amore è un mito, l’inizio dell’avventura, la prima della più lunga serie di incertezze che ci accompagneranno lungo il cammino, dando a ogni tratto il loro nome. L’ultimo amore è una possibile salvezza: riaccende la gioia, riscatta la sofferenza, dà un senso perfino agli errori precedenti. Come è possibile individuare questo approdo, la fine del viaggio, la certezza di essere “in un luogo da cui non vorrò andarmene al risveglio”?
Gabriele Romagnoli, che ci aveva raccontato la necessità di viaggiare leggeri, di non portare zavorre – e di non essere zavorre –, ora si cimenta con quel che apparentemente è il suo opposto: il desiderio di fermarsi, la sicurezza di non volere altro e di non voler essere altro.
C’è tutto questo nell’ultimo amore: che sia una persona incontrata fuori tempo massimo o la riscoperta di quella che si è sempre avuta accanto, o ancora proprio chi c’era stato all’inizio, quando non si era pronti. Che sia l’ultimo Capodanno di Zygmunt Bauman e sua moglie Aleksandra, titanici nella loro accettazione della perdita, o un silenzioso viaggio notturno in ospedale a spiare la donna amata senza svegliarla, gli ultimi amori hanno questo in comune: la consapevolezza di aver trovato nell’altro la certezza di quel che si è.
E il raggiungimento di questo traguardo è il più avventuroso di tutti, perché “smetti di aspettare non quando perdi la speranza, ma quando l’hai trovata. Quando non ti giri più a guardare chi scende nell’altra direzione sulla scala mobile. Quando non invochi più il domani perché domani è adesso”.
Non è finita finché ricomincia.

Gabriele Romagnoli (Bologna, 1960) è giornalista e scrittore. Fra le sue opere: Navi in bottiglia (Mondadori, 1993), Louisiana blues (Feltrinelli, 2001), L’artista (Feltrinelli, 2004), Non ci sono santi (Mondadori, 2006), Un tuffo nella luce (Mondadori, 2010), Domanda di grazia (Mondadori, 2014) e Solo bagaglio a mano (Feltrinelli, 2015), Coraggio! (Feltrinelli, 2016) e Senza fine. La meraviglia dell’ultimo amore (2018).

Renzo Sicco
Regista ed autore teatrale. Deve la sua formazione teatrale alla conoscenza in Spagna, agli inizi degli anni ’70, dei gruppi Els Comediants e Els Joglars. Successivamente ha collaborato con Dario Fo, Augusto Boal, Ruth Oppenheim, Lindsay Kemp, Peter Gabriel, Vittorio Nocenzi, David Sylvian, Francesco Di Giacomo, Guido Harari, Cesc Gelabert, Mick Karn, Lidia Azzopardi, Alice, Bob Curtis, Karl Potter, Roger Waters.
Dal 1977 ha legato la sua attività e storia professionale alla Compagnia Assemblea Teatro, per la quale ha scritto e realizzato oltre cinquanta spettacoli: “In fra li casi…”, rappresentato oltre mille repliche negli ultimi vent’anni; “Nei segni dell’alveare”, con la collaborazione di Italo Calvino; “Ai ruffiani, ai ladri, ai bevitori di birra” con Fernanda Pivano; “Fuochi”, sull’epopea valdese, con Marina Jarre; “Il rossetto sull’ostia” con Aidan Mathwes, “Una goccia di miele da un giorno di fiori” e “Dopo aver dato l’assalto ai cieli” con Erri De Luca, “I tre cavalieri del Graal” con Laura Mancinelli, “Si va leggeri in certi viaggi” e “Emmmedue” con Gabriele Romagnoli, “Chi ha ucciso il maiale” e “Ambetre” con Alessandro Bergonzoni , “Dialoghi” da Cesare Pavese, “Parole spezzate – Lettera aperta a Pinochet” con Marco Antonio de La Parra, “Più di mille giovedì”, “Polvere”, “Niente, più niente al mondo” con Massimo Carlotto, “Le rose di Atacama”, “La gabbianella e il gatto che le insegnò a volare” e “Il funerale di Neruda” con Luis Sepúlveda, “Come secchi d’acqua in un incendio” con Maurizio Maggiani.
Con altri artisti torinesi ha realizzato nel 1995 il progetto “Canto per Torino”. Dal 1991 al 2005 ha diretto il Festival di Villa Faraldi (IM). Dal 1996 al 2007 ha curato il Grinzane Festival. Nel 2006 per il programma Italyart nell’ambito delle Olimpiadi della Cultura ha coordinato l’evento “Interferenze fra la città e gli uomini”.
Ha curato inoltre l’organizzazione e la promozione di rassegne e stagioni presso i teatri Erba, Agnelli, Colosseo a Torino, Ilva a Novi Ligure, San Paolo e San Bartolomeo a Rivoli, Teatro Sacra Famiglia a Dogliani e Una Finestra sulle Valli a Villar Perosa.
Ha diretto e partecipato a eventi e manifestazioni teatrali in Spagna, Francia, Svizzera, Germania, Gran Bretagna, Messico, Tunisia, Malta, Portogallo, Ungheria, Polonia, Olanda, Danimarca, Argentina, Uruguay, Cile, Turchia, Sud Africa, Venezuela, Cuba, Norvegia, Canada, Etiopia e Georgia.


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