Ramin Bahrami
“Mille e una musica”
Breve storia della musica persiana
La nave di Teseo
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Ramin Bahrami, in concerto, venerdì 12 novembre a Busca (Cuneo)
L’associazione Amici della Musica di Busca propone per venerdì 12 novembre alle 21, nella chiesa Maria Vergine Assunta, il concerto “Bach is in the air”, con i famosi pianisti Ramin Bahrami e Danilo Rea. Verranno presentati per la prima volta gli intrecci tra il grande compositore di tre secoli fa e il linguaggio jazzistico.
L’ingresso è libero, con precedenza ai soci. Occorre la prenotazione al numero 339.6013250 e il possesso della certificazione verde (Green Pass). I posti sono limitati (200). L’evento si svolge anche grazie alle sponsorizzazioni della Sedamyl e della Fondazione Crt.
“Le melodie, come del resto le lingue, sono state nel corso dei secoli un elemento fondamentale per l’unione tra le civiltà. La musica di Bach, ad esempio, descrive i sentimenti di tutti i popoli del presente, del passato e, a mio avviso, anche del futuro.”
Ramin Bahrami, pianista di fama mondiale formatosi in occidente ma di origini iraniane, si confronta, per la prima volta, con la storia di una delle civiltà più antiche del mondo, scoprendo le origini musicali del mondo persiano. Un universo affascinante di cui sappiamo pochissimo, per mancanza di fonti scritte, ma che rappresenta un tassello fondamentale dello sviluppo della cultura tra Asia ed Europa. I persiani, da sempre al centro di scambi commerciali, seppero mescolare le loro esperienze con quelle delle civiltà mesopotamiche dando vita a un mondo musicale multiforme, tra poesia, danza e canto, che avrebbe influenzato in maniera determinante i greci e con essi l’intero occidente.
Ramin Bahrami ricostruisce questa storia appassionante attraverso lo studio dei testi e dei reperti archeologici e la sua sensibilità di musicista, alla scoperta dei suoni antichi che, ancora oggi, riemergono a sorpresa negli spartiti di Bach e Beethoven.
Ramin Bahrami è nato a Teheran nel 1976. Ha lasciato l’Iran con parte della famiglia dopo la rivoluzione e ha studiato in Italia, dove si è diplomato in pianoforte al conservatorio di Milano con Piero Rattalino. Vive a Stoccarda con la moglie e la figlia. Perfezionatosi con maestri del calibro di Alexis Weissenberg, Andràs Schiff, Rosalyn Tureck, nutre una passione profonda e totale per Johann Sebastian Bach, di cui è oggi uno dei più grandi interpreti. Ha un repertorio di incisioni bachiane con Decca Universal che hanno scalato le classifiche discografiche, ha debuttato al teatro alla Scala nel 2012 e si esibisce nei teatri e nelle sale da concerto più prestigiosi del mondo. Ha pubblicato Come Bach mi ha salvato la vita (2012), Il suono dell’Occidente (2014) e Nonno Bach (2015), Wolfang Amadeus Mozart. Il genio sempre giovane (2019), Ludwig van Beethoven. Il genio ribelle (2019).
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