RAFFAELE MELLACE

Conversazione di Livio Partiti con Raffaele Mellace


 

 


RAFFAELE MELLACE

CON MOLTISSIMA PASSIONE

CAROCCI EDITORE

 

In occasione del bicentenario della nascita, il libro propone un
ritratto a tutto tondo della vita e dell’opera del grande musicista. In
queste pagine, la sua biografia è ripercorsa attraverso le città che si
rivelarono decisive per la vicenda dell’uomo e dell’artista. Mentre la
produzione è analizzata nel complesso dei suoi fondamenti estetici e
drammaturgici. Una serie di apparati (riassunti delle trame,
cronologie…) completa il libro, rendendolo una guida utilissima anche e
soprattutto per chi non abbia una specifica preparazione musicale.

 

ascolta la conversazione

 

RAFFAELE MELLACE

 


Per l'italiano medio come per quello colto, la figura e l'opera di
Giuseppe Verdi potrebbero apparire un dato acquisito, parte integrante
dell'identità nazionale. Forse, però, a duecento anni dalla nascita, non
è più così. O forse l'immagine di un grande artista necessita comunque
di un processo continuo di messa a fuoco. Sulla scorta di una ricerca
internazionale che negli ultimi decenni si è dimostrata vivacissima, il
libro di Raffaele Mellace propone una ricognizione completa del
personaggio Verdi e del suo teatro musicale, con la sommessa ambizione
di aggirare le secche del taglio tradizionale "vita/opere". La biografia
verdiana è accostata attraverso la geografia delle città decisive per
la vicenda dell'uomo e dell'artista, nel percorso politico tra
Risorgimento e Unità, e nelle dinamiche della vita professionale e di
quella privata. Il teatro di Verdi è discusso nel complesso dei suoi
fondamenti estetici e drammaturgici e dei suoi riferimenti ideali,
decifrato nel microcosmo abitato dai suoi personaggi, seguito dal primo
all'ultimo titolo, senza tralasciare i lavori non operistici. Una serie
di apparati completa il quadro dotando il lettore/spettatore di
importanti strumenti d'indagine.

 

 

RAFFAELE MELLACE insegna Storia della musica all’Università Cattolica,
Musica contemporanea all’Università di Genova, discipline musicali
presso l’istituzione accademica statunitense IES e materie letterarie
nei licei. Collabora regolarmente col Teatro alla Scala, Casa Ricordi,
le Edizioni Suvini Zerboni, istituzioni concertistiche ed enti lirici
nazionali ed europei. È direttore artistico del Festival Musarte e
membro del collegio scientifico del Da Ponte Institut di Vienna, di cui
dirige la sede milanese. Specialista del teatro del Settecento,
collabora all’edizione nazionale dei Drammi comici per musica di
Goldoni, ed è autore delle monografie Johann Adolf Hasse (Palermo,
L’Epos, 2004) e L’autunno del Metastasio (Firenze, Olschki, 2007), di
168 voci del Dizionario dell’opera a cura di Piero Gelli (Milano,
Baldini & Castoldi, 1996), del saggio Letteratura e musica nella
Storia della letteratura italiana Cecchi-Sapegno e di molti articoli,
saggi e recensioni su riviste e miscellanee italiane e straniere, di
programmi di sala, guide all’ascolto e note di CD.

 

 

 

IL POSTO DELLE PAROLE

ascoltare fa pensare