Paolo Verri
Ivrea capitale italiana del libro
Ivrea è la Capitale italiana del libro 2022. L’annuncio è stato dato oggi pomeriggio dal Ministro della cultura Dario Franceschini in diretta streaming, su indicazione della Commissione composta da Gerardo Casale, Stefano Eco, Cristina Loglio, Valentina Sonzini, e presieduta da Marino Sinibaldi. Ivrea è risultata la migliore candidatura tra le sedici che sono state presentate, di cui otto giunte in finale.
Un traguardo importante che segna l’avvio di una nuova fase per la Città che potrà aggiungere un significativo tassello alla sua storia millenaria. Da prima capitale d’Italia con Re Arduino, fino a divenire capitale della tecnologia, dell’innovazione e laboratorio di futuro. Questo grazie alla straordinaria esperienza di Camillo e Adriano Olivetti.
La visione comunitaria che ha caratterizzato il periodo olivettiano è stato il tema scelto per il dossier di candidatura. Questo temae ha coinvolto nella sua elaborazione oltre 50 persone e 7 community del mondo del libro. Inevitabile il richiamo a un oggetto-simbolo: la Lettera 22, la mitica macchina da scrivere portatile ideata dalla Olivetti, divenuta un’icona mondiale.
Paolo Verri coordinatore pro bono della candidatura di “Ivrea capitale del libro”
Paolo Verri, coordinatore probono della candidatura: “Ho accolto l’invito di lavorare a questo progetto perché amo Ivrea e sono legato profondamente alla cultura olivettiana. Credo che sia importante mettere a disposizione le proprie competenze per il futuro dei territori, per questo ho accettato l’incarico portando le mie esperienze di direttore del Salone del Libro, di responsabile della comunicazione dell’AIE e di direttore di Matera 2019. Ora, con questo titolo, credo che Ivrea abbia una chance importante, che deve giocarsi al meglio realizzando un programma che a partire dal libro possa creare un volano di attrattività culturale e turistica per l’intero territorio”.
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