Paolo Tortonese
“L’uomo in azione”
Letteratura e mimesis da Aristotele a Zola
Carocci Editore
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Secondo Aristotele, la cosa più importante nella poesia è l’azione. La mimesis della realtà è possibile solo perché la narrazione, che sia epica o drammatica, dà un ordine logico al divenire, stabilendo rapporti causali tra i fatti. Il racconto produce così verosimiglianza e universalità. Questa dottrina è strettamente legata al tentativo aristotelico di reintrodurre il tempo nell’essere, di riconciliare il divenire e la conoscenza. Ma, come mostra il volume, la lunga tradizione poetica occidentale ha fatto un uso spesso diverso del concetto di mimesis o imitazione. All’antica preoccupazione metafisica e conoscitiva, la retorica antica, il Rinascimento italiano e il classicismo francese hanno anteposto la necessità della persuasione e il rapporto con l’opinione pubblica. Questa dualità della mimesis è ancora visibile nell’Ottocento naturalista, che rilancia la sfida della conoscenza, e nel Novecento formalista, che ritrova le esigenze della retorica.
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Paolo Tortonese
È professore di Letteratura francese alla Sorbonne Nouvelle. Ha dedicato i suoi studi ai grandi scrittori dell’Ottocento, alla teoria del romanzo e ai rapporti tra letteratura, estetica e morale. Nel campo della storia delle idee letterarie, ha pubblicato L’ Œil de Platon et le regard romantique (Kimé, 2006). Ha curato l’edizione degli Essais de critique et d’histoire di Hippolyte Taine (Classiques Garnier, 2020).
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