Paolo Gibba Campanardi
“Noi siamo i veci”
15 storie per raccontare i 150 anni degli Alpini
HarperCollins
https://www.harpercollins.it/
«Mi ricordo quando mio nonno mi parlava della guerra: “Brutta cosa, bocia, beato te che non la vedrai mai”. Ed eccomi qua, valle del Gulistan, Afghanistan centrale, con in testa quello strano copricapo con la penna che per noi alpini è sacro. Se tu potessi ascoltarmi, ti direi: “Visto, nonno, che ti sei sbagliato?”.»
Il Caporal maggiore Matteo Miotto, del 7° reggimento alpini di Belluno, era arrivato in Afghanistan nel settembre del 2010. Le parole che leggete sono tratte da una lettera pubblicata prima della sua morte, avvenuta a mano di un cecchino nel dicembre dello stesso anno. Era nato a Thiene (Vicenza) e aveva 24 anni. Nella lettera Miotto racconta le perlustrazioni, il pericolo, i bambini che hanno fame e presenta una visione complessa del ruolo degli Alpini in quella missione così difficile e controversa.
La sua è una delle tante storie dimenticate che ritroverete in ‘Noi siamo i veci’, il libro con cui Paolo Gibba Campanardi ripercorre la storia degli alpini in occasione dei loro 150 anni di storia riportandoci ai valori fondativi e onorevoli di persone a servizio del loro paese.
Paolo “Gibba” Campanardi è nato e vive a sul Lago di Garda. Ha 36 anni. Oggi gestisce un rifugio di alta montagna. È una guida storica, da sempre si occupa di ricerca militare e recupero di oggetti storici appartenenti a soldati che hanno combattuto nella prima e nella seconda guerra mondiale. Inoltre è presidente dell’Associazione Gruppo Ricerca, associazione che opera per la salvaguardia del patrimonio legato alla Prima Guerra Mondiale. Su DMax conduce Metal Detective, appena rinnovato per una quarta stagione.
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