Paola Loreto “Miei lari”

Paola Loreto. Mieri lari. marcos y marcos

Paola Loreto
“Miei lari”
marcos y marcos edizioni

www.marcosymarcos.com

Voglio una casa vecchia, sola,
coi muri forti e spessi
(gli angoli bui odorosi di fresco)
fatti coi sassi e i pastelli, rosa,
l’intonaco irregolare
che fonda la mia memoria
di un mondo che doveva venire.

In questo libro una porta si apre, una porta a lungo rimasta chiusa nella poesia di Paola Loreto. Ne filtravano ombre silenziose, forse minacciose, imprendibili: “Non sapremo / mai, ormai / lo sappiamo. / E vivere così / si può”. Ma ciò che oggi si rivela al di là della porta è qualcosa di atroce e contemporaneamente luminoso, che consente all’autrice di rivisitare la storia propria e dei suoi familiari, ridando voce a ciò che per molto tempo doveva tacere. Miei lari, che sin dal titolo indirizza il lettore verso la riscoperta e la custodia di un passato, è un’opera matura e conturbante, che proietta a ritroso la sua intensità, obbligando a rileggere anche i libri precedenti in una prospettiva più complessa e più nitida. Una famiglia scomparsa: la sorella in modo crudele, molti anni fa; il padre e la madre più recentemente, dopo essersi diversamente addentrati tra le rovine di un lutto e la caparbietà della vita; altre figure, tra cui quella dell’io, che attraversano gli anni, e che la parola della poesia rivela e protegge, con lucidità e pietas: “Quante vite / abbiamo attraversato / (e lasciato alle spalle / intatte) per esserci / ancora / senza ricordo / senza dolore / senza pentimento / senza rancore. / Senza sufficiente / motivo / per cedere”.
Fabio Pusterla

Paola Loreto è nata a Bergamo e insegna Letteratura americana all’Università degli studi di Milano. Ha pubblicato case | spogliamenti (Aragno 2016), In quota (Interlinea 2012), La memoria del corpo (Crocetti 2007), Addio al decoro (LietoColle 2006), L’acero rosso (Crocetti 2002), le plaquette Spiazzi dell’acqua e Ascesa (pulcinoelefante 2008 e 2018), e Avola (Volo) (Il ragazzo innocuo 2018), le sillogi Conoscenza della neve («Poesia», gennaio 2012) e Transiti (Almanacco dello Specchio Mondadori 2009), oltre a una silloge di poesie sulla montagna (premio Benedetto Croce 2003) e numerosi testi in rivista e in volumi collettanei. La sua poesia è stata tradotta in inglese, spagnolo, portoghese e polacco. Una plaquette è stata pubblicata negli Stati Uniti a cura di Lawrence Venuti (houses | stripped, Toad Press 2018).


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