Paola Buscaglia
“Festival dei Luoghi Comuni”
https://www.festivaldeiluoghicomuni.it/
I colori dell’antico Egitto
sabato 8 ottobre 2022, ore 18:30
Festival dei Luoghi Comuni, Cuneo
con Paola Buscaglia ed Enrico Ferraris
in collaborazione con il Museo Egizio
Prenota qui il tuo posto:
https://www.eventbrite.com/e/biglietti-i-colori-dellantico-egitto-422306318567
Gli Egizi vivevano in un mondo pieno di colori, ciascuno dotato di una specifica identità e una storia da raccontare. La vita si svolgeva nel verde delle campagne che accompagnano lo scorrere del Nilo; poco oltre il verde, le sabbie del deserto riflettevano il viaggio del sole che, dall’alba al tramonto, sfumava dal giallo al rosso; il Nilo e i suoi depositi annuali di limo coloravano la terra di nero preparandola ad un nuovo risveglio mentre il cielo e il mare offrivano gradazioni di blu e di turchese che assumevano così un valore divino perché incommensurabile.
Da queste esperienze dello spazio circostante, i colori fondamentali della cultura egizia sono così acquisiti nei loro valori semantici di morte e di vita (rosso e nero), di fecondità e rigenerazione (verde e azzurro) e di luce e creazione (giallo); i colori danno il nome alle parti del mondo così come ai sentimenti umani, e riproducono la vitalità del Creato nelle forme d’arte che oggi ammiriamo nei musei.
A questa segreta grammatica dei colori egizi è dedicato l’incontro con Enrico Ferraris e Paola Buscaglia, un egittologo e una restauratrice, che da diverse prospettive (letteraria, artigianale, scientifica, archeologica, antropologica e artistica) renderanno visibile la rete di significati con cui i colori, allora come oggi, offrono uno sguardo sul modo in cui l’uomo percepisce e comprende il mondo che lo circonda.
Paola Buscaglia è una restauratrice specializzata in opere dipinte su supporto organico (1998). Attiva in vari laboratori e come libera professionista (1998-2006), dal 2007 è strutturata al CCR, come restauratore con funzioni di ricerca, didattica e progettazione. Dal 2009 è Coordinatrice del settore Scultura Lignea, la cui attività prevede anche la conservazione e lo studio di manufatti egizi dipinti. Ha una naturale inclinazione verso studi e progetti di ricerca integrati. Nel 2021 ha intrapreso un dottorato di ricerca in Metrologia presso il Politecnico di Torino, dipartimento di Scienza applicata e Tecnologia.
Enrico Ferraris è dal 2013 curatore presso il Museo Egizio. Ha lavorato per la missione di scavo dell’Università di Torino ad Alessandria d’Egitto (2001-2007) e per il Ministero degli Affari Esteri Italiano al Museo Egizio del Cairo (Grand Egyptian Museum, 2004). È responsabile del programma di analisi dei reperti della tomba intatta di Kha e Merit, denominato TT8 Project (2018-2023).
Ha curato per il Museo Egizio la mostra temporanea “Archeologia Invisibile” e “Aida. Figlia di due mondi”
Il Museo Egizio – nato nel 1824 – è il più antico museo dedicato alla civiltà sviluppatasi sulle rive del Nilo e vanta la seconda collezione di antichità egizie del mondo nonché la più importante al di fuori dell’Egitto. Nei suoi quasi 200 anni di storia, il Museo si è più volte trasformato, rinnovato e ripensato, cercando di coniugare le esigenze
della ricerca scientifica con quelle di fruizione del pubblico; custodisce una collezione di oltre 40.000 reperti di cui 3.300 esposti nelle sale museali. All’esposizione principale si aggiungono gli altri 12.000 reperti dei depositi visitabili, le Gallerie della Cultura Materiale. L’attuale spazio museale è di circa 10.000 mq distribuiti su 5 piani, 15 sale e uno spazio di 600 mq destinato alle mostre temporanee. Il progetto scientifico è stato sviluppato secondo un criterio cronologico e di ricostruzione dei contesti archeologici.
https://museoegizio.it/
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