Nicola Gardini
“Le 10 parole latine che raccontano il nostro mondo”
Garzanti Editore
garzanti.it
Il latino – quello dei grandi autori ma anche quello quotidiano che spesso usiamo senza rendercene conto – è un tesoro di significati che continuano a parlarci e a renderci quel che siamo. Non soltanto perché attraverso questa lingua possiamo farci idee più chiare sulla provenienza di immagini, metafore, modi di dire, ma soprattutto perché il latino costantemente ci sfida a entrare in dialogo con il nostro passato, e quindi a interpretare con maggiore consapevolezza i segni del futuro che ci attende. In questo personalissimo vocabolario ideale, spaziando dalla storia alla filosofia, dai grandi classici agli scrittori moderni, Nicola Gardini sceglie dieci parole che hanno formato e tuttora formano il nostro tempo e la nostra civiltà, e attraverso cui è possibile leggere in controluce frammenti della storia di tutti noi. Il latino non può essere infatti limitato a studio delle nostre origini, di radici che sono per definizione nascoste e sotterranee: il latino è un albero, è dotato di fusto, rami, foglie che tendono verso il cielo. Il latino è una foresta che si è espansa ed è arrivata fino a noi. E che certamente non si fermerà qui.
SIGNUM – ARS – MODUS – STILUS – VOLVO – MEMORIA – VIRTUS – CLARITAS – SPIRITUS – RETE
Nicola Gardini (1965) insegna Letteratura Italiana e comparata all’Università di Oxford ed è autore di numerosi libri. Con il romanzo Le parole perdute di Amelia Lynd ha vinto il premio Viareggio-Rèpaci 2012. La sua ultima raccolta di poesie è Tradurre è un bacio. Ha curato edizioni di classici antichi e moderni, tra cui Catullo, Marco Aurelio, Ted Hughes, Emily Dickinson. Con Garzanti ha pubblicato Viva il latino (2016), giunto alla undicesima edizione e in corso di pubblicazione in numerosi paesi, e Con Ovidio (2017).
Il suo sito web personale è nicolagardini.com
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