Niccolò Reverdini
“Anche l’usignolo”
Vita di città, di bosco e di campagna
Mondadori Editore
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L’inatteso ritorno a trent’anni su un luogo originario nella vita, rivelato una prima volta d’inverno, lungo rive d’edera e pervinca, dalla voce pausata del nonno. Le scoperte solitarie del bambino e gli agresti, sfrenati soggiorni del ragazzo, di fronte al continuum di vita e di morte che sempre ci porge la natura. L’andirivieni in bicicletta fra Milano e il Bosco di Riazzolo, quasi alle soglie della valle del Ticino. La prima formazione alla Capanna, le scelte e gli urti della vita, fino all’avvio della Cascina Forestina.
Un saggio narrativo en plein air, che descrive dal vivo i metodi dell’agricoltura biologica e il recupero di un bosco millenario, inserendoli nelle politiche dell’Unione Europea, volte a promuovere la biodiversità e la tutela dell’ambiente.
Il racconto accompagna il lettore di stagione in stagione, aderendo alla terra e alle colture, irrigate grazie a limpide acque sorgive, scaturite dai fontanili che raggiungono il fondo. Orti, prati, arnie, campi a riposo, rotazioni di cereali e leguminose, per un manto ogni anno variopinto e fecondo. Ma anche siepi e filari o sentieri che si perdono spesso nel folto, a piedi nudi, fra i carpini e i noccioli, dietro tracce di ricci e faine, mentre il ghigno di un picchio attraversa le fronde.
Spiccano, fin dal principio, l’accoglienza donata e ricevuta in cammino, le persone incontrate fra le opere e i giorni: il campionario del gran teatro di campagna.
L’autore attinge a fresche fonti letterarie, classiche e moderne, dialogando a tratti con esse riguardo a esperienze comuni e perfino allo stesso paesaggio.
Niccolò Reverdini (Milano, 1965) si è formato all’Università di Pavia, dedicandosi allo studio della fortuna dei classici latini nella letteratura italiana. Allievo di Dante Isella, ha collaborato all’edizione delle Opere (Adelphi, 1994) di Carlo Dossi, di cui è pronipote, ricostruendo anche la storia editoriale delle Note Azzurre (Adelphi, 2010). Dal 1996 conduce, come coltivatore diretto, la Cascina Forestina, sita nel Basso Milanese. La Camera di Commercio ha conferito alla Forestina la Medaglia d’oro per l’agricoltura biologica (2001) e il Premio Piazza Mercanti per la tutela dell’ambiente (2003). Nel 2009 il Parco Agricolo Sud Milano ha riconosciuto il Marchio Oro alle attività aziendali, premiate nel 2017 anche dal Ministero delle Politiche Agricole, che ha incluso la Forestina tra le dieci «eccellenze rurali» del territorio nazionale.
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