Mimmo Rafele
“Quello che è Stato”
Fandango Libri
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1 maggio 1947, Portella della Ginestra. Lucio ha 15 anni e con i genitori sta celebrando la festa del lavoro. In un attimo la folla viene crivellata di colpi, Lucio si ritrova coperto dal sangue della madre, accanto a lui anche il padre muore sotto i suoi occhi, tenendo ancora stretta la bandiera rossa.
Lucio rapido la raccoglie e scappa. A compiere la strage, scoprirà subito dopo, è stato il bandito Giuliano, d’accordo con dei signori ben vestiti che il ragazzo non conosce.
Ormai orfano, Lucio si imbarca clandestino su una nave, dove conoscerà Calogero Frangipane, ambiguo avvocato palermitano che lo prende sotto la sua protezione. Ed è a Napoli che, grazie a Frangipane, Lucio entra in strani giri, quello dei femminielli e dei piccoli delinquenti che cercano di sopravvivere, quello dei ricchi e dei malavitosi, di Lucky Luciano, degli americani e della destra eversiva del secondo dopoguerra.
Ma è sempre a Napoli che Lucio si avvicina ai comunisti di Napolitano e Amendola, è a Napoli che scopre l’amore e compie la sua prima spedizione punitiva, tessendo un pericoloso doppio gioco tra le due parti – i neri e i rossi – impegnate in una sotterranea e violentissima guerra civile.
A guidarlo il desiderio di vendetta contro tutti coloro che hanno causato la morte dei suoi genitori. Mimmo Rafele tesse il romanzo di formazione di una spia nell’Italia delle macerie postbelliche, ripercorrendo le tappe di un conflitto armato in cui il nostro Paese è stato una pedina in quella sanguinosa partita a scacchi che sarebbe diventata la Guerra Fredda.
Un libro magnetico, avventuroso, una lettura indispensabile per chi ama le storie di spie e gli intrighi
Mimmo Rafele è un regista e sceneggiatore italiano. Nella sua carriera ha collaborato con Gianni Amelio, Bernardo Bertolucci e Giuseppe Bertolucci. Ha sceneggiato, tra l’altro, le stagioni 8, 9 e 10 de La piovra, La città del sole, per la regia di Gianni Amelio, con Lidia Ravera Oggetti Smarriti e Amori in corso, per la regia di Giuseppe Bertolucci e Il giovane Mussolini per la regia di Gianluigi Calderone. Ha scritto nel 2009 con Giancarlo De Cataldo La forma della paura (Einaudi Stile libero) e nel 2014 Ultimo requiem con suo figlio Nicola Ravera Rafele.
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