Michel Bitbol
“Cambiare stato di coscienza”
Fenomenologia e meditazione
Mimesis Edizioni
https://www.mimesisedizioni.it/
Questo libro intende comparare fenomenologia e meditazione. Si potrebbe dire che propone un approccio fenomenologico alla meditazione, ma questo non farebbe giustizia a ciò che è la fenomenologia. La fenomenologia non è un mezzo per accedere a qualche cosa, e ancor meno un punto di vista su qualche cosa (neanche un punto di vista sull’interiorità), perché tende ad abolire ogni distanza tra il ricercatore e il suo dominio di ricerca. In questo, la fenomenologia assomiglia alla meditazione, che si mette in ricerca di uno stato non-duale nel quale l’opposizione tradizionale tra conoscente e conosciuto è sospesa. Per la fenomenologia, la meditazione è dunque ben più che un oggetto di studio interiore o esteriore: la meditazione rappresenta una variante del proprio metodo; è, forse, la sua disciplina sorella.
Per valutare il grado di questa somiglianza, occorre installarsi nel cuore delle pratiche del fenomenologo e del meditante. In che cosa l’épochè (sospensione) si avvicina alla nirodha (cessazione) del meditante? Quale rapporto esiste tra riduzione fenomenologica, questo sguardo riflessivo portato sulla via della conoscenza pura, e la meditazione Vipassana, che proietta la sua luce analitica su ogni avvenimento mentale? Come la meditazione e la fenomenologia ci conducono in definitiva a vedere le cose come esse sono, cioè in modo nudo, innocente, ininterpretato?
Michel Bitbol è Direttore di ricerca emerito presso il CNRS e Archives Husserl a Parigi. Laureato in medicina, con un dottorato in fisica e una “Habilitation” in filosofia, ha curato i testi di Erwin Schrödinger ricevendo nel 1997 il premio dall’Académie des sciences morales et politiques, per il suo lavoro sulla filosofia della meccanica quantistica. In seguito ha approfondito lo studio delle relazioni tra fisica e filosofia della mente. Tra le sue pubblicazioni recenti: La conscience a-t-elle une origine? (2014); Maintenant la finitude (2019). Ha curato la raccolta di lavori di Francisco Varela Le cercle créateur (2017).
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