Matteo Lancini “Sii te stesso a modo mio”

Matteo Lancini. Sii te stesso a modo mio. Raffaello Cortina Editore

Matteo Lancini
“Oltre la gratitudine: gli adolescenti e la fragilità adulta”
Festival della Mente

www.festivaldellamente.it

Festival della Mente
Domenica 1° Settembre 2024, ore 15:00
Matteo Lancini
https://www.vivaticket.com/it/Ticket/24-matteo-lancini/239468


Gli adolescenti non sono più trasgressivi e non hanno neppure i tratti narcisistici di un passato recente. «Sii te stesso a modo mio», questo il mandato paradossale proveniente da una società postnarcisistica che non si limita a chiedere ai bambini e agli adolescenti di esprimere tutta la gratitudine per essere stati messi al mondo, ma pretende che crescano facendosi carico delle contraddizioni e fragilità di noi adulti. Così accade che l’ansia, la violenza verso sé stessi e verso gli altri diventino le manifestazioni di una sofferenza giovanile che non trova forme espressive meno disperate e più costruttive. Cosa sta accadendo? Si può essere madri, padri, insegnanti e educatori meno fragili e più capaci di identificarsi con i propri giovani interlocutori e con le loro esigenze evolutive?

Matteo Lancini è psicologo e psicoterapeuta. È presidente della Fondazione Minotauro, dove dirige l’équipe Dipendenze tecnologiche e la sezione adolescenti del Centro di consultazione e psicoterapia. È docente presso l’Università Milano-Bicocca e l’Università Cattolica di Milano. Collabora con diverse redazioni giornalistiche e scrive per La Stampa. I suoi ultimi libri: L’adolescente. Psicopatologia e psicoterapia evolutiva (con L. Cirillo, T. Scodeggio, T. Zanella, Cortina, 2020). L’età tradita. Oltre i luoghi comuni sugli adolescenti (Cortina, 2021). Figli di internet. Come aiutarli a crescere tra narcisismo, sexting, cyberbullismo e ritiro sociale (con L. Cirillo, Erickson, 2022). Sii te stesso a modo mio. Essere adolescenti nell’epoca della fragilità adulta (Cortina, 2023).


“Sii te stesso a modo mio”
Raffaello Cortina Editore

www.raffaellocortina.it
Per molto tempo, ai ragazzi abbiamo chiesto di aderire alle aspettative ideali di genitori e insegnanti. Li abbiamo cresciuti come piccoli adulti, li abbiamo spinti a socializzare, li abbiamo protetti dall’infelicità e dal dolore. Oggi però lo scenario sta cambiando. Siamo approdati a una società che non si limita più a chiedere ai ragazzi di essere all’altezza delle nostre aspettative, ma li costringe a seguire un mandato paradossale: “Sii te stesso, ma a modo mio”. Questa trasformazione, che per l’autore segna il passaggio al paradigma postnarcisistico, è in atto da tempo, ma è stata la pandemia ad aver smascherato il rischio di un’inversione dei ruoli: mentre i ragazzi si adattano alle esigenze degli adulti pur di farli sentire tali, questi ultimi sono alle prese con una crescente fragilità. Come riuscire allora a sostenere gli adolescenti nella realizzazione di sé? Le strade percorribili sono molte, ma farsi carico della confusione, dell’ansia, del disagio e dell’assenza di prospettive future delle nuove generazioni senza occuparsi della fragilità degli adulti non è più pensabile: “Per mettersi in una posizione di ascolto bisogna essere saldi, soprattutto se ‘l’altro’ è un figlio che soffre”.


IL POSTO DELLE PAROLE
ascoltare fa pensare

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