Massimo Bray
“I Dialoghi di Trani”
idialoghiditrani.com
Venerdì 25 settembre 2020 – ore 11:00
I Dialoghi di Trani
“Un fondo europeo per la cultura: come ritrovare il senso della comunità”
con Massimo Bray, Nicola Lagioia, Annalisa Rossi e Pietro Del Soldà
Il mondo culturale e creativo sta vivendo una crisi gravissima in tutta Europa. La stessa Europa che attraverso il MES ha elaborato un piano per sostenere in modo equo l’enorme voragine economica generata dalla pandemia. E’ possibile costruire una gestione comunitaria anche per il bene comune per eccellenza, ovvero la cultura?
Massimo Bray
Nato a Lecce, ha studiato a Firenze, vive a Roma. È direttore editoriale dell’Istituto della Enciclopedia Italiana fondata da Giovanni Treccani.
Massimo Bray
“Alla voce cultura”
Manni Editori
mannieditori.com
Finalista al premio Viareggio-Rèpaci 2020, sezione Saggistica
La cultura per leggere i cambiamenti, le motivazioni della crisi, le indicazioni per il futuro. Strumento per la crescita della partecipazione e della democrazia, per sentirsi parte di una comunità solidale.
Massimo Bray racconta perché la cultura dovrebbe diventare centrale per la vita politica e sociale in un’epoca di grandi trasformazioni: per alimentare la conoscenza come presupposto per la condivisione di valori e la nascita di nuove comunità di cittadini consapevoli; per tutelare il patrimonio italiano, memoria della nostra storia e chiave del nostro futuro; per promuovere nuovi modelli di partecipazione e democrazia e valorizzare la cooperazione internazionale come strumento di dialogo e di pace. La riflessione su questi temi passa anche attraverso le esperienze da Ministro: le missioni in Iran, Cile, Giordania e Palestina, nel quadro di una diplomazia culturale tesa a rinsaldare i rapporti tra i popoli in un incontro tra civiltà, potenzialmente capace di creare nuovi quadri geopolitici; i viaggi in Italia (Pompei, Sibari, la Reggia di Caserta e quella di Carditello, i Bronzi di Riace, Taranto, la Notte della Taranta…); l’ascolto delle esigenze e delle istanze di cambiamento, sul piano politico e su quello tecnologico; la convinzione che attraverso la cultura si possa creare comunità e che esista un filo rosso che lega le miriadi di singoli e associazioni attive nella promozione culturale. Apre e chiude il libro, a far da cornice ai dieci mesi da Ministro, l’esperienza come Presidente del Salone del libro di Torino. E, sempre al centro, quella dell’uomo.
IL POSTO DELLE PAROLE
ascoltare fa pensare
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