Mariolina Bertini
“La gelosia di Charlus”
e altri scritti dai Cahiers
Mariolina Bertini
Nuova Editrice Berti
www.nuovaeditriceberti.it
A cura di Mariolina Bertini
Postfazione di Ezio Sinigaglia
Nota bibliografica di Giuseppe Girimonti Greco
Il personaggio del barone di Charlus, omosessuale elegante e coltissimo, è tra i più riusciti e i più celebri del capolavoro proustiano.
È anche uno dei pochi personaggi presenti da un capo all’altro della Ricerca: compare per la prima volta a Combray, quando Marcel bambino si sente da lui osservato con un’attenzione inquietante, e lo vediamo sullo sfondo dei più diversi scenari – nei salotti aristocratici, nella Balbec delle fanciulle in fiore, nella Parigi notturna del 1915 dove è “l’uomo in catene” che si fa flagellare. La sua ultima apparizione è straziante: il dandy orgoglioso si è trasformato in un re Lear canuto, impacciato nei movimenti e nella parola, che prende atto della scomparsa del mondo in cui ha vissuto.
https://www.youtube.com/watch?v=yoQEa7JxYOo
Percorrendo i Cahiers proustiani (i 75 quaderni manoscritti nei quali nasce la Ricerca conservati alla Biblioteca Nazionale di Parigi), ci si accorge che nella figura di quest’uomo costretto dalle convenzioni a nascondere la propria vera natura l’autore ha messo molto di sé stesso. I testi raccolti qui, ancora per la gran parte inediti in italiano, permettono di seguire la creazione della figura di Charlus e di coglierne la straordinaria complessità.
IL POSTO DELLE PAROLE
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