Marco Santambrogio
“Festival Filosofia”
https://www.festivalfilosofia.it/
Festival Filosofia, Sassuolo
Domenica 18 settembre 2022, ore 21:00
Lezione Magistrale di Marco Santambrogio
Merito
Dare valore ai talenti
In quale modo difendere il programma meritocratico, con i suoi principi di distribuzione dei talenti, uguaglianza delle opportunità, riconoscimento dei meriti negli impieghi, anche attraverso una valorizzazione dell’istruzione come importante fattore di giustizia sociale?
Marco Santambrogio ha insegnato Filosofia del Linguaggio presso l’Università di Parma e l’Università San Raffaele di Milano. È socio fondatore della European Society for Analytic Philosophy (ESAP) e della Società Italiana di Filosofia Analitica (SIFA). Le sue ricerche nell’ambito della filosofia analitica riguardano la filosofia del linguaggio, la semantica dei mondi possibili, il riferimento e la teoria della verità; si è occupato anche di filosofia morale e delle questioni del merito e delle uguali opportunità, collaborando con il “Forum della meritocrazia”. Ha scritto numerosi contributi per riviste scientifiche italiane e internazionali, come “The Journal of Philosophy”, “Nous”, “Synthese”, “Dialectica”. Tra le sue opere recenti: Forma e oggetto (Milano1992); Chi ha paura del numero chiuso? (Roma-Bari 1997); Manuale di scrittura non creativa (Roma-Bari 2006); Come si scrive un saggio (Roma-Bari 2015, ebook); Come si risponde a un’argomentazione (Roma-Bari 2015, ebook); Il complotto contro il merito (Roma-Bari 2022)
Marco Santambrogio
“Il complotto contro il merito”
Laterza Editori
https://www.laterza.it/
È giusto che ciascuno abbia quello che merita; ingiusto che ottenga un bene, o soffra un male, che non merita. Questa è l’idea di giustizia di Aristotele e del senso comune. Michael Sandel obietta che la meritocrazia pretende di premiare il merito ma produce arroganza e umiliazione. L’accusa è infondata. A scuola, all’università, sul lavoro, nello sport non possiamo fare a meno di riconoscere e premiare il merito. La meritocrazia ha un volto umano.
Si dice che in una società meritocratica i redditi seguano i meriti. Ma in alcune società contemporanee che si presentano come meritocratiche le differenze di reddito sono enormi. Com’è possibile che alcuni abbiano meriti superiori ad altri di centinaia di volte? Da qui prende oggi le mosse il rifiuto del programma meritocratico che nella seconda metà del secolo scorso era la sostanza del ‘sogno americano’ ed era sottoscritto dal laburismo britannico e dal socialismo riformista europeo. Marco Santambrogio difende la meritocrazia con due ordini di argomenti. Dimostra da un lato che quelle società si presentano come meritocratiche ma non rispettano il principio irrinunciabile delle uguali opportunità. Dall’altro sostiene su solide basi filosofiche che il merito non si trasferisce dalle posizioni e dai posti di lavoro alle retribuzioni che li accompagnano. Non si butti dunque il bambino con l’acqua sporca. Si continui – o, in qualche caso, si cominci – a distribuire posti e posizioni rispettando le competenze, senza favoritismi e dando a tutti uguali opportunità. La meritocrazia consiste in questo. Quanto alle enormi differenze di reddito, si dimostri che sono meritate. Se non ci si riesce, una tassazione equa (richiesta dagli stessi principi meritocratici) si preoccuperà di ridurre le sperequazioni immeritate.
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