Marco Ferrari
“Un tango per il duce”
Voland Edizioni
voland.it
La guerra è finita e Benito Mussolini viene giustiziato. Ma il corpo appeso a piazzale Loreto è in realtà quello del sosia ufficiale del dittatore, catturato dai partigiani mentre il vero duce, grazie alla “via dei topi” (ratline), attraversa l’Atlantico alla volta dell’Argentina. Qui inizia la seconda vita di Mussolini che si stabilisce in uno sperduto paesino della pampa denominato Romagna Argentina, abitato da una comunità di immigrati romagnoli ai quali è giunta solo un’eco lontana del conflitto mondiale. Accolto con curiosità ma senza riverenze, il duce, con la sua retorica tronfia e la forte personalità, riesce a radunare un piccolo esercito di scapestrati pronti a seguirlo in quella che dovrebbe essere la riconquista di Roma.
Giornalista e scrittore spezzino, ha esordito nel 1988 con Tirreno (Editori Riuniti), a cui hanno fatto seguito altri nove romanzi. Nel 2015 è uscito Mare verticale edito da Laterza, un reportage nelle dimore artistiche delle Cinque Terre, del Golfo dei Poeti e della Val di Magra. Per Mondadori ha pubblicato assieme ad Arrigo Petacco Ho sparato a Garibaldi nel 2016 e Caporetto nel 2017. I suoi romanzi sono tradotti in Francia. Nel 1995 Attilio Bertolucci gli ha conferito il Premio letterario Lerici-Golfo dei Poeti. Dal suo romanzo Alla rivoluzione sulla Due Cavalli (Sellerio 1995) ha tratto la sceneggiatura dell’omonimo film che ha vinto il Pardo d’Oro al Festival di Locarno 2001.
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