Marco Bracconi
“Passaggi Festival”
passaggifestival.it
Passaggi Festival
Mercoledì 26 agosto 2020, ore 17:30
Fano, Chiesa di San Francesco
Ci siamo illusi fosse solo smart working, ma è la società dei corpi che rischia di sparire
Marco Bracconi “La mutazione” Bollati Boringhieri
«Caro virus, io non so come ti comporti tu quando incontri un disinfettante, ma per noi morire è talmente increscioso che ogni volta pensiamo stia succedendo per la prima volta».
Nella forma di una lettera al virus, in questo breve libro è come se Marco Bracconi riprendesse un discorso che era stato interrotto solo un istante prima dello scoppio della pandemia. Poi, l’irrompere del virus ha messo tutto in secondo piano per due mesi, durante i quali è successa una cosa nuova, dirompente: la Rete si è impossessata di noi ed è definitivamente diventata necessaria. In parte lo era anche prima, ma adesso non si torna indietro: «È finita» scrive Bracconi al virus, «la tua visita ha azzerato la carica virale di qualsiasi critica a Internet in quanto sistema-mondo».
La repentina accelerazione dell’immateriale è passata quasi inosservata mentre eravamo tutti impegnati nel lockdown e ora, improvvisamente, i corpi non ci sono più, sostituiti da connessioni, e-learning, smart working. Abbiamo lasciato che accadesse, ma «abbiamo preso in considerazione le ricadute sulle altre parti del sistema?»
Marco Bracconi è nato a Roma. Giornalista di «Repubblica», fino al 2014 ha curato il blog «Politica Pop». Dopo alcuni anni a «Robinson», inserto culturale del quotidiano, oggi lavora a Milano, dove è responsabile del supplemento sugli eventi della città. Ha scritto la prefazione all’inchiesta di Matteo Pucciarelli L’armata di Grillo (2012) ed è tra gli autori della raccolta di saggi Alfabeto Grillo (2014).
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