Luigi Schiavo “Etica della diversità”

Luigi Schiavo. Etica della diversità. Gabrielli Editori Luigi Schiavo. Etica della diversità. Gabrielli Editori

Luigi Schiavo
“Etica della diversità”
Per un mondo altro
Gabrielli Editori

www.gabriellieditori.it


«La diversità ha il potere di sottrarre al comune, al consolidato, al tradizionale, per aprire al nuovo, favorendo la trasformazione e la creazione di nuovi spazi relazionali. In altre parole, la diversità genera la crisi della normalità. In questo senso, è profondamente rivoluzionaria e innovativa, è potenza di trasformazione.»

Pensare il mondo non tanto dall’omogeneità riduttiva e ripetitiva, ma dalla diversità è il proposito di questo libro, per superare modelli e leggi standardizzati, che portano all’uniformità e alla colonizzazione. I concetti di “limite”, di “frontiera” indicano lo spazio dell’opposizione, della chiusura, ma anche dell’apertura e dell’incontro con il diverso, che proietta oltre l’orizzonte ristretto e chiuso, per confrontarsi con la realtà più ampia. Giustapposizione e antinomie, inclusione ed esclusione, contraddizione e creatività sono elementi caratteristici che definiscono il confine, nelle diverse prospettive: simbolica, filosofica, politica, culturale, sociale e religiosa, come uno spazio altamente creativo e interessante.
“Etica della diversità” propone quindi un cambio di paradigma e di visione, perché ritiene la diversità una straordinaria potenzialità di cambiamento e di rinnovamento, nella linea della pluralità e della complessità delle relazioni e dei modi di essere e di vivere. La diversità diventa così condizione imprescindibile per la costruzione della giustizia sociale e politica, ma anche della pace tra popoli e nazioni e della convivenza pacifica tra culture e religioni.

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Luigi Schiavo, biblista, teologo, dottore in Scienze della Religione, specializzato in Letteratura Biblica (Nuovo Testamento), laureato in teologia e filosofia, Visiting Researcher all’Università di Oxford, ha vissuto più di 30 anni in America Latina (Brasile e Costa Rica), accompagnando le comunità cristiane. Come professore universitario, si è dedicato all’insegnamento e allo studio nell’area delle origini del Cristianesimo, letteratura apocalittica e apocrifa. Ha pubblicato numerosi articoli accademici e vari libri, tra i quali, in italiano: Il vangelo perduto e ritrovato. La Fonte Q e le origini cristiane (Bologna 2010); Gesù dalla storia alla fede. Attese messianiche ebraiche e cristologia (Bologna, 2012); L’invenzione del diavolo. Donne, stranieri, diversi: quando l’altro è demonizzato (Bologna, 2014) e Cristianesimi originari. Lettura interculturale delle origini cristiane (Milano, 2019).

María Cristina Ventura Campusano, della Repubblica Dominicana, dottore in Scienze della Religione con specializzazione in Letteratura Biblica presso l’Università Metodista di San Paolo, dottore in Educazione con specializzazione in Mediazione Pedagogica presso l’Università di La Salle, Costa Rica. Professore-ricercatore nell’area dell’esegesi e dell’ermeneutica biblica latinoamericana, dell’ermeneutica nera, dell’ermeneutica femminista, dell’etica cristiana. Autrice di libri, tra cui Corpi pellegrini: uno studio sull’oppressione e la resistenza di genere, classe ed etnia e di numerosi articoli. Membro dell’Équipe di Antropologia Trinitaria (America Latina e Caraibi), della Rete Ecumenica di Studiosi della Bibbia (RIBLA) e della Rete Interculturale di Teologhe Femministe.


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