Luca Crescenzi
“L’incognita”
Hermann Broch
Carbonio Editore
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In un’enigmatica Vienna dal fascino decadente, Richard Hieck è un giovane matematico impiegato all’osservatorio astronomico, il tempio di quella conoscenza che tanto agogna e a cui ha deciso di dedicare tutta la sua vita. Dopo la perdita del padre, mentre la sorella Susanne si rivolge alla fede e il fratello Otto a uno sfrontato godimento del presente, Richard si aggrappa con caparbietà alla scienza, e a tutto ciò che di tangibile e misurabile esiste. Eppure il mondo, e le sue manifestazioni più spontanee e inaspettate, lo confondono: il tuffo di una ragazza da un trampolino, il fischio di un treno, il vento tra gli abeti, le stelle che affiorano nella vallata oscura, il luccichio di un gioiello, il ricordo di un profumo… La scienza può davvero abbracciare il mistero della vita? Esiste una soluzione per un’equazione così complessa e sfuggente? Richard non smette di cercarla, ma quando la morte e l’amore irromperanno nella sua vita, sarà costretto a confrontarsi con la grande incognita…
Carbonio riporta in libreria, in una nuova traduzione, una gemma dimenticata dell’opera del grande Hermann Broch, un testo sublime e dolente sui limiti della conoscenza razionale e scientifica, assediata dall’ineffabile.
Hermann Broch (1886-1951) è considerato uno dei maggiori scrittori di lingua tedesca, candidato al Premio Nobel nel 1950. Nacque a Vienna da una famiglia ebraica di industriali. Portò avanti per gran parte della giovinezza l’azienda di famiglia, e solo intorno ai quarant’anni si dedicò alla letteratura, alla filosofia e allo studio della matematica. Dopo l’occupazione dell’Austria da parte dei nazisti emigrò negli Stati Uniti. Tra le sue opere più importanti: la trilogia I sonnambuli (1931-32), La morte di Virgilio (1945), Gli incolpevoli (1950). Accanto alle opere di narrativa ha lasciato una notevole produzione saggistica.
Luca Crescenzi (Roma 1961) ha studiato nelle università di Roma, Bonn e Monaco di Baviera e ha insegnato nelle università di Urbino, Pisa, Roma, Rostock. Dal 2015 è professore ordinario di Letteratura tedesca all’Università di Trento. Ha scritto monografie e saggi sull’età di Goethe e sulla letteratura tedesca del Novecento e ha tradotto opere di Schiller, Goethe, Hölderlin, E.T.A. Hoffmann, Nietzsche e Thomas Mann. Ha rivestito numerosi incarichi scientifici e dal 2019 è presidente dell’Istituto Italiano di Studi Germanici di Roma.
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