Lorenzo Alunni
“Nel nome del diavolo”
Fuochi, testi e riti
Il Saggiatore
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Un uomo seduto al tavolino di un bar riceve delle condoglianze inaspettate: uno zio che non sapeva di avere è morto. È l’inizio di un viaggio folle, un susseguirsi di coincidenze inspiegabili. L’uomo assiste a un rituale in cui uno sciamano incendia le pagine del libro da cui lo zio era ossessionato, Moby Dick, e a perturbanti cerimonie che culminano nella venerazione dei teschi che popolano il cimitero delle Fontanelle di Napoli. In ognuna di queste occasioni riappaiono le pagine di Melville, disegnando una mappa di riti stregoneschi che lui, spinto da una forza oscura, è costretto a inseguire.
Nel nome del diavolo è un romanzo che si muove tra realtà e allucinazione, incubo e mito, fantasmi e visioni. Con lingua febbrile, Lorenzo Alunni scava nelle nostre ossessioni più profonde ed evoca il caos dell’irrazionale che dai nostri primordi tentiamo di dominare.
Lorenzo Alunni (1983) è ricercatore in antropologia presso l’École des hautes études en sciences sociales di Parigi. I suoi articoli sono usciti per Internazionale, il Tascabile, Doppiozero, minima&moralia, La Balena Bianca e il lavoro culturale. Ha pubblicato il saggio La cura e lo sgombero (Argo, 2017). Nel nome del diavolo è il suo esordio letterario.
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