“Jacques Lacan, una scienza di fantasmi”
Federico Leoni
Orthotes Edizioni
www.orthotes.com
Jacques Lacan, una scienza di fantasmi
Questo è un libro insistente. Mostra una stessa cosa, ora come tratto, ora come voce, ora come oggetto, ora come calligramma, ora come Uno, ora come fantasma. E lo fa cercando la risonanza di una stessa struttura attraverso diverse figure filosofiche e psicoanalitiche. Sigmund Freud, Jacques Lacan, Platone e Descartes sono gli interlocutori privilegiati di questo percorso.
Che cosa risuona attraverso queste figure? Una stessa struttura o più esattamente uno stesso movimento, quello attraverso cui una struttura si struttura, un soggetto prende forma, uno spazio si configura. Movimento o scansione. Ritmo, luogo mobile. Ritmo e riso, per indicare in un’etica che ha qualcosa di comico un’area di sovrapposizione tra quelle due scienze di fantasmi che sono la filosofia e la psicoanalisi.
Federico Leoni (Novara 1974) insegna Filosofia morale al Dipartimento di scienze umane dell’Università degli Studi di Verona, dove è anche coordinatore del Centro di ricerca “Tiresia” per la filosofia e la psicoanalisi, ed è docente per l’IRPA (Istituto di ricerca per la psicoanalisi applicata) di Milano. Scrive su riviste italiane e straniere e tra le sue pubblicazioni si ricordano Senso e crisi. Del corpo, del mondo, del ritmo (Pisa 2006), Habeas corpus. Sei genealogie del corpo occidentale (Milano 2008), Franco Basaglia. Un laboratorio italiano (Milano 2011), Descartes. Una teologia della tecnologia (Milano 2013).
Per Orthotes dirige le collane Sillabario, phi/psy (con Riccardo Panattoni e Gianluca Solla) e la serie Le parole della psicoanalisi (con Riccardo Panattoni).
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