Guido Vaglio Laurin “In un novembre così tiepido”

Guido Vaglio Laurin. In un novembre così tiepido. Seb27 Edizioni Guido Vaglio Laurin. In un novembre così tiepido. Seb27 Edizioni

Guido Vaglio Laurin
“In un novembre così tiepido”
E ulteriori accidenti
Postfazione di Margherita Oggero
Edizioni Seb27

www.seb27.it

Una serie di assassinii immotivati, una citazione lasciata sulle vittime, diversa e apparentemente priva di senso. Uno smemorato, sorpreso addormentato tra i portici, che fornisce racconti sconnessi e possiede oggetti incongrui: tra cui due tavolette del Beato Angelico. Un vecchio faldone che riporta alla luce la figura misconosciuta del vero inventore del panattone. La conquista di Marte, un’invasione di farfalle notturne, una nevicata straordinaria, e infine un antidoto insospettabile che protegge un piccolo gruppo di cittadini da un’improvvisa epidemia. Un dialogo surreale tra due personaggi alla fermata dell’autobus. E poi ancora: isole inesistenti, viaggi (nell’aldilà?), sogni e risvegli inquietanti… L’autore mima generi differenti, dal poliziesco alla fantascienza, alla biografia erudita, giocando con una scrittura mutevole e irrequieta, vagabondando attraverso queste otto narrazioni sospese tra satira, sarcasmo e disincantata autoironia.

Guido Vaglio Laurin. Appassionato di botanica e zoologia, si è laureato in storia medioevale e si è dedicato fuggevolmente al teatro. Stretto in un abbraccio dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Torino, non lo ha più lasciato fino alla pensione. Ha curato mostre, cataloghi e atti di convegni, pubblicato testi sull’esposizione, la didattica museale, la rappresentazione della memoria del XX secolo, la memorialistica della deportazione dall’Italia. È stato direttore del Museo Diffuso della Resistenza, della Deportazione, della Guerra, dei Diritti e della Libertà di Torino. Dopo tanti anni di lettere, relazioni, verbali, richieste di contributo, proposte gestionali e progettuali, questa è la sua prima prova di scrittura creativa.


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