Giulia Sissa
“L’errore di Aristotele”
Donne potenti, donne possibili, dai greci a noi
Carocci Editore
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Oggi le donne sono al potere. Dirigono imprese, governano paesi, comandano eserciti. Ne hanno conquistato il diritto. Ne sono capaci. Sono bravissime. Ma nulla va dato per scontato. I Greci hanno saputo immaginare ragazze eroiche, madri autorevoli, regine guerriere. Ma i Greci hanno anche inventato l’autogoverno di cittadini guerrieri, la demokratia. Il popolo è maschio e dev’essere virile. Ed ecco che le donne potenti diventano impossibili. La filosofia e la legge naturale attribuiscono loro incapacità decisionale, inettitudine al comando, sottomissione, vigliaccheria, incostanza, mollezza. Il maschio è focoso, impetuoso, audace, imperioso. La femmina è fredda, intelligente, vile, timida. L’uomo è un animale politico. La donna è un animale domestico. Aristotele organizza queste idee in un sistema di pensiero. Il cristianesimo ne diffonde i principi e ne rafforza il rigore. La donna antica era irresoluta. La donna cristiana diventa irrazionale. Alla fine del Settecento, emergono nuovi diritti che appartengono a ogni individuo in quanto essere umano. È il progetto emancipatorio dei Lumi in tutto il suo splendore. È la premessa della qualità democratica moderna. È il nostro orizzonte.
Giulia Sissa
È Distinguished Professor of Political Science, Classics and Comparative Literature alla University of California, Los Angeles (UCLA). Tra i suoi libri: Madre Materia. Biologia e sociologia della donna antica (con S. Campese e P. Manuli; Boringhieri, 1983); La vita quotidiana degli dei greci (con M. Detienne; Laterza, 1989); La verginità in Grecia (Laterza, 1992); Il piacere e il male. Sesso, droga e filosofia (Feltrinelli, 1999); Eros tiranno. Sessualità e sensualità nel mondo antico (Laterza, 2003); La gelosia. Una passione inconfessabile (Laterza, 2015).
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