Giovanni Tesio “Anche gli alberi cantano”

Anche gli alberi cantano. Le piante in poesia.

Giovanni Tesio
“Anche gli alberi cantano”
Le piante in poesia
Interlinea Edizioni

www.interlinea.com

Per chi ama la natura delle piante ecco un’antologia “vegetale”, dalle radici alle foglie, dal fiore al frutto, che propone gli omaggi di alcuni dei maggiori poeti e poetesse del Novecento: da Eugenio Montale a Andrea Zanzotto, da Luciano Erba a Tonino Guerra, da Antonella Anedda a Vivian Lamarque e Alda Merini, nel solco di una tradizione letteraria che partendo da Cicerone e passando per Boccaccio e Leopardi arriva fino ai giorni nostri. Nella convinzione che, come scriveva Henry David Thoreau, «ben poco si può sperare da una nazione che abbia esaurito la propria matrice vegetale».

L’agricoltore avveduto pianta degli alberi di cui non vedrà mai il frutto: e un grand’uomo non pianterà le leggi, le istituzioni, l’ordinamento dello Stato?

Giovanni Tesio (1946), già ordinario di letteratura italiana presso l’Università del Piemonte Orientale A. Avogadro, ha pubblicato alcuni volumi di saggi (per Interlinea, nel 2014, La poesia ai margini e nel 2020 La luce delle parole), una biografia di Augusto Monti, una monografia su Piero Chiara, molte antologie. Ha curato per Einaudi la scelta dall’epistolario editoriale di Italo Calvino, I libri degli altri (1991); più recentemente la conversazione con Primo Levi, Io che vi parlo (2016), e più recentemente ancora, presso Interlinea, un altro volume di considerazioni su vita e opera di Levi, Primo Levi. Ancora qualcosa da dire (2018). Sempre presso Interlinea un pamphlet in difesa della lettura, della letteratura e della poesia, I più amati. Perché leggerli? Come leggerli? (2012), un “sillabario” intitolato Parole essenziali (2014), la raccolta di poesie Piture parolà (2018) e ha curato le antologie Nell’abisso del lager (2019) e Nel buco nero di Auschwitz (2021). La sua attività poetica, dopo esordi lontani, è sfociata nella pubblicazione di un canzoniere in piemontese di 369 sonetti, intitolato Vita dacant e da canté (Centro Studi Piemontesi-Ca dë Studi Piemontèis, Torino 2017), poi seguito da due titoli editi da Interlinea, Piture parolà (2018) e Nosgnor (2020). È stato per trentacinque anni collaboratore di “La Stampa” (un’attività che lo ha portato a una scelta delle molte interviste scritte nel tempo, pubblicata da Priuli & Verlucca con il titolo Essere piemontesi, 2024). Nel 2020, presso Lindau, è uscito il suo primo libro narrativo. Gli zoccoli nell’erba pesante e sempre per Lindau il volume La poesia in gioco (2023), che con Nel bosco dei libri (2024) intende comporre una sorta di dittico.
Fa parte del comitato scientifico del Centro Novarese di Studi Letterari ed è tra i fondatori e direttori della collana di poesia “Lyra”. 


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