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Giovanni Casalegno “Una primavera italiana”

Giovanni Casalegno. Una primavera italiana. Neos Edizioni

Giovanni Casalegno
“Una primavera italiana”
Neos Edizioni

http://www.neosedizioni.it/

Maya vive con gli zii a New York da quando suo padre si è reso responsabile della morte della madre, guidando ubriaco sulla neve del Monferrato. Glielo ripetono da venticinque anni, lei non ricorda. Ora il padre è morto. Un notaio l’aspetta in Italia. L’apertura del testamento darà il via a una caccia al tesoro dal premio inaspettato.

Il padre di Maya tenta, da morto, ciò che da vivo non saputo fare: riavvicinarsi alla figlia mai più rivista dopo la tragica morte della moglie. Maya apparentemente non lo pensa mai, ma il riflesso di questa assenza l’ha resa fragile.

Il testamento la condurrà, in un percorso progettato dal padre, a riscoprire la sua casa con l’immensa biblioteca paterna e la terra dove è nata, le colline del Monferrato, le vigne, la gente, i paesi, le chiesette romaniche. Di giorno in giorno anche la verità si farà strada a rischiarare il buio e a restituire infine il respiro pieno della vita.

Un romanzo appassionante in cui la narrazione si intreccia con le lettere paterne, le pagine dei libri della mitica biblioteca, le chiacchiere con l’amica ritrovata, la storia del territorio, i giri in bicicletta. Le pievi di Bagnasco, Tigliole, Vezzolano, Buttigliera, Montafia, Cortazzone e Montemagno, sono anche loro protagoniste di un disvelamento al tempo stesso esistenziale e culturale: come a dire che ritroviamo la nostra vera storia solo insieme al valore delle nostre radici.

Cara Maya,

se stai leggendo questa lettera significa che qualcosa dentro di te è successo…

Ho preparato questo piano con cura e con la speranza di ottenere un doppio risultato. Il primo è quello di dirti la verità. Il secondo lo scoprirai quando lo raggiungerai. Tu penserai che si tratterà della mia verità, sì, sarà la mia versione verso la quale ti accompagnerò se vorrai seguirmi. Poi sarai tu a decidere a quale lato della medaglia credere. Sono anni che voglio farlo, ma non ci sono mai riuscito. Il perché lo capirai un po’ da sola, in parte te lo dirò io. Non posso pensare di morire con l’idea che mi ossessiona da sempre, che tu possa continuare la tua lunga esistenza con la certezza di aver avuto un padre che ha commesso quello che ti hanno raccontato…

Giovanni Casalegno, è nato a Chieri nel ‘62, vive a Moncucco Torinese e insegna Lettere alle Superiori. Si occupa di didattica della storia (La Nuova Italia, 2014-15, Sansoni, 2016). Ha curato due antologie di racconti per Einaudi: Nella tua carne. Racconti erotici (2009) e Storie di libri (2011). Ha scritto anche Dizionario del lessico erotico (Longanesi, 1996, poi Utet, 2000 e 2004), Scrostati gaggio. Dizionario dei linguaggi giovanili (Utet, 2004), Brutti, fessi e cattivi. Lessico della maldicenza italiana (Utet, 2005). Ha inoltre pubblicato La luna, il cibo e i falò. La cucina sulle colline di Pavese (Il Leone Verde, 2008). Per Neos edizioni ha pubblicato due racconti nelle antologie Chieri, Freisa e rubatà (2013) e Brindare alla vita (2015).


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