Giorgio Bruno
“Charles Péguy. Amico presente”
Edizioni Ares
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“C’è come una corrente di acqua fresca in Péguy: sembra essere la testimonianza vivente che la verità rende liberi, e la libertà rende grati.”
È possibile considerare amico un uomo nato 150 anni fa e morto nel 1914? Sì, sappiamo bene che è possibile. Editore e saggista, poeta e filosofo, socialista, dreyfusardo e cristiano, Péguy sfugge ad ogni tipo di conformismo, di ruolo e di durezza ideologica. Approfondimento di sé stesso, fedeltà all’ideale e soprattutto “tesori di grazia incredibili” lo hanno condotto lontano. Attraverso le sue opere, questa vita appassionata e questi tesori di grazia li consegna a noi oggi. Come un amico. Giorgio Bruno risale alle sorgenti di questa amicizia, ricerca i motivi profondi dell’esperienza di Péguy fino al regalo più grande: una poesia che ci parla concretamente di noi e di Dio, un’opera che porta Gesù più vicino al nostro cuore di uomini del XXI secolo.
Giorgio Bruno (Torino, 1970) insegna storia e filosofia nel Liceo salesiano Valsalice di Torino. Per formazione appassionato di educazione e comunicazione. Studioso di Péguy, ha tradotto e curato Zangwill (2015) e ha scritto articoli su Péguy e Bergson (1996). In àmbito storico ha collaborato alla pubblicazione Hôtel- Dieu di Beaune, impresa, carità e bellezza (2016).
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