Giampaolo Rugarli – Il battello smarrito – Marsilio

Giampaolo Rugarli, Marsilio Editoire Giampaolo Rugarli "Il battello smarrito" Marsilio

dall’archivio “il posto delle parole”
conversazione del 6 ottobre 2012
a un anno dalla scomparsa dello scrittore Giampaolo Rugarli, proponiamo una conversazione in occasione della pubblicazione del libro “Il battello smarrito”.

Giampaolo Rugarli , scomparso nel dicembre 2014, è stato autore di romanzi, saggi e commedie, tra cui Il superlativo assoluto (Premio Bagutta opera prima), La troga, Il nido di ghiaccio (Premio selezione Campiello), Diario di un uomo a disagio, Andromeda e la notte (Premio Capri e finalista al Premio Strega), Una montagna australiana, Il Cavaliere e la vendita della saggezza; con Marsilio: Una gardenia nei capelli (1998, premi Domenico Rea, Sirmione Catullo, Ibla – Un ponte per l’Europa, Fenice-Europa), Il manuale del romanziere (1999), La divina Elvira (1999, Premio Il Molinello), Il punto di vista del mostro (2000, Premio Chiara), Ultime notizie dall’Acheronte (2000), La viaggiatrice del tram numero 4 (2001), Olevano, la patria romantica (2003), La luna di Malcontenta (2004), I giardini incantati (2005), Il buio di notte (2008), Le galassie lontane (2010), Un bacio e l’oblio (2011) e Il battello smarrito (2012).

Il battello smarrito – Marsilio Editore
Nel paesino di Bellafonte sul Fiume, poco più di un borgo in un non meglio precisato entroterra italiano, la percentuale di “matti” è sempre stata più alta della norma (pur essendo una piccola comunità il paese possiede il Nido delle Cicogne Nere, un centro di accoglienza e cura per gli afflitti da turbe psicologiche), ma da quando i suoi abitanti hanno cominciato a ricevere delle anonime missive di sventura, lettere di minacce e ricatti, uno dopo l’altro vengono colti da una misteriosa pazzia che li porta a compiere gesti plateali, sconvenienti e a volte pericolosi per la stessa comunità. Su queste missive e sul loro ignoto autore provano a indagare il sindaco del paese Orazio Dorogis e Giovanni Grifoni, il medico del centro di cura Nido delle Cicogne Nere. Ma alla follia dilagante non sembra possibile opporsi se non con la fuga: così i due, assieme a Paola la parrucchiera del paese, alla fragile e schiva ma giovane sposa Stefania, al parroco e ad altri notabili di Bellafonte, nonché a un’accolita di gente comune e mentecatti, partono su uno sgangherato battello, lungo il corso dei fiumi e poi sul mare, per sfuggire a un’apocalisse le cui tracce si rivelano durante il viaggio nei luoghi raggiunti dall’imbarcazione. La catastrofe, però, inizia a manifestarsi, anche all’interno del gruppo di imbarcati, nella figura di un misterioso assassino che colpisce senza motivi apparenti. Nel suo nuovo romanzo, usando il tono giallo come squisito pretesto narrativo (e che troverà il suo scioglimento ma forse non la sua soluzione), Giampaolo Rugarli mette in scena, ancora una volta con sapienza letteraria e appassionata ironia, un nuovo atto della commedia umana, ambientato in un futuro fin troppo prossimo, con atmosfere sempre in bilico tra reale e surreale – giocando con il paradosso, la fiaba gotica, il crudo grottesco, la satira politica e letteraria – e un vorticoso susseguirsi di personaggi dalle psicologie eccentriche e capaci di gesti spiazzanti.

IL POSTO DELLE PAROLE
ascoltare fa pensare