Giacomo D’Alessandro “Fare quanto è giusto”

Giacomo D'Alessandro. Fare quanto è giusto. edizioni e:o Giacomo D'Alessandro. Fare quanto è giusto. edizioni e:o

Giacomo D’Alessandro
“Fare quanto è giusto”
Le fatiche dei “buonii” nel Paese che declina
Collana di Pensiero Radicale, diretta da Goffredo Fofi
edizioni e/o

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D’Alessandro è in relazione con gli attivisti del “sociale” perché condivide con loro fatiche e speranze, entusiasmi e delusioni; e ha ben presente il valore quanto i limiti dei “buoni”, in un tempo privo di speranze condivise, azioni collettive e in sostanza di “politica”. Non è facile la vita degli operatori sociali, oggi perlopiù volontari mossi dalla responsabilità verso i marginali e gli esclusi; non hanno rappresentanza politica e trovano aiuto quasi solo in una certa Chiesa. Che fare ancora per resistere all’isolamento e cambiare la realtà, tra ferocia e declino?

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Così comincia:
“Sono nato a Genova, tra i monti e il mare. Credo sia l’unica tra le grandi città italiane a essere ancora oggi tagliata fuori dall’alta velocità. Chissà se non sia questo a salvarla da quel ritmo frenetico, dal pendolarismo selvaggio, da una gentrificazione spietata. Spostarsi da e per Genova rimane ancora un’impresa, devi avere un buon motivo per andarci. Abbiamo pure una densità di anziani che registra il primato europeo…”

Giacomo D’Alessandro (Genova, 1990) ha pubblicato la raccolta Il Canto di Osner e altri racconti (Albatros Il Filo 2010). Alcuni suoi diari di viaggio sono stati pubblicati nel libro collettivo Cammina cammina (Effigie 2012) e nel libro Stella d’Italia (Oscar Mondadori, 2013). Nel 2014 cura il volume Ripartire dalle periferie (Linkomunicazione) del gesuita sociologo Domenico Pizzuti, con la prefazione di Alex Zanotelli. Nel 2017 cura il volume Prima di tutto cercate (Gabrielli) di mons. Marco Granara, con prefazione di Paolo Curtaz. Nel 2020 è coautore del libro I marchiati (Effigie) di Roberto D’Alessandro.


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