Conversazione di Livio Partiti con Francesco Felici "Adam Oehlenschlaeger – Poesie 1803". Edistudio.
Adam Oehlenschläger (1779-1850) è il poeta nazionale danese, colui che per primo introdusse in Danimarca, e indirettamente negli altri paesi del Nord, le idee della
Scuola Romantica Tedesca, dando il via così al Romanticismo danese prima
e nordico poi.
«Poesie 1803», qui per la prima volta tradotto in italiano, è la sua
prima raccolta, quella rivoluzionaria, quella che scatenò l'esplosione
del nuovo sentire nei paesi nordici. Svariate le tematiche, tutte
rigorosamente romantiche, contenute in quest'opera multicolore: natura,
amore, mitologia, sogno, nostalgia, universalismo, panteismo; ma anche
satira, satira feroce delle tradizioni letterarie del '700, della classe
borghese dell'epoca così schiava del moralismo utilitaristico, così
compiaciuta della sua superficialità, così stupidamente arrogante nel
suo credersi moralmente superiore.
Il libro fu dal suo stesso autore diviso in tre sezioni. Nella prima
sezione, dal titolo Romanze, si trovano lunghi componimenti a carattere
principalmente mitologico, folcloristico o storico in cui il lirismo fa
da cornice, da sfondo ma anche, e soprattutto, da anima a un vero e
proprio intreccio narrativo; la seconda sezione, intitolata Miscellanea,
contiene liriche più brevi e di diverso argomento, principalmente
d'amore (un amore, comunque, sempre in totale comunione con la natura)
ma anche di tema storico e di intento satirico. Qui il lirismo, non più
vincolato dai dettami dell'intreccio narrativo caratteristico delle
romanze della prima parte del libro, può in tutta libertà manifestarsi
in un'infinita varietà di sfumature; l'intera terza parte è costituita
invece da un'opera teatrale, la Rappresentazione per la Veglia di San
Giovanni, nella quale si ritrovano, riorganizzate in forma scenica e
armonizzate l'una con l'altra con grande maestria, tutte le tematiche
affrontate nelle prime due sezioni.
Francesco Felici è laureato in Lingue e Letterature Nordiche e ha
lungamente soggiornato in Danimarca, Norvegia e Islanda. Ha più volte
collaborato con il Prof. Jørgen Stender Clausen, tra l'altro in merito
al progetto di pubblicazione della corrispondenza italiana di Georg
Brandes, e si è inoltre occupato di morfosintassi del finnico, della
situazione linguistica in Norvegia e, più recentemente, di lingua
islandese, sia antica che moderna. È attualmente professore a contratto
di danese e islandese (antico e moderno) al Dipartimento di Lingue
Nordiche dell'Università di Pisa.
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