Filippo Cerantola
“Dear Gigi”
Sondaggi nel carteggio di Luigi Meneghello conservato alla Biblioteca civica Bertoliana di Vicenza
Apogeo Edizioni
RemWeb
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Luigi Meneghello ha organizzato un fondo documentario delle proprie carte, provvedendo poi a dividerlo tra più soggetti conservatori. Il fondo più cospicuo è conservato all’Università di Pavia, mentre nuclei minori si trovano a Reading, a Malo e a Vicenza. Dear Gigi analizza quest’ultimo fondo, denominato “Carte Meneghello”, conservato alla Biblioteca civica Bertoliana. I materiali visionati hanno messo in evidenza una natura molto frammentaria. Emerge dagli stessi, infatti, una folla di interlocutori: alcuni di loro sono sconosciuti, mentre altri costituiscono l’intellettualità vicentina (e non solo) del suo tempo: si spazia, ad esempio, dalle missive di amici d’infanzia alle raffinate lettere di accademici e letterati (in ordine meramente alfabetico, tra gli altri, Norberto Bobbio, Maria Corti, Ettore Gallo, Primo Levi, Claudio Magris, Goffredo Parise, Neri Pozza e Andrea Zanzotto). Le missive del fondo vicentino, così ricche di informazioni, spunti e riflessioni sono state combinate con una storia delle opere meneghelliane e della loro ricezione, al fine di far meglio comprendere l’universo di Meneghello e il suo ruolo nel panorama letterario italiano.
“Luigi Meneghello è uno dei più originali scrittori italiani del XX secolo, «fantastico e funambolo, eccentrico al nostro panorama letterario, sapiente creatore d’un linguaggio straordinariamente espressivo e […] comico che mescola lingua e dialetto».1 Scomparso nel 2007, l’autore aveva precedentemente provveduto a costituire un archivio documentario delle proprie carte, ripartendolo successivamente tra più soggetti conservatori. Il fondo più cospicuo è conservato al “Centro di ricerca sulla tradizione manoscritta di autori moderni e contemporanei” dell’Università di Pavia, mentre nuclei minori si trovano a Reading, a Malo e a Vicenza. Il seguente volume mira ad analizzare quest’ultimo fondo, denominato Carte Meneghello, conservato presso la Biblioteca Bertoliana.”
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