Federico Pagliai “Ambasciatori della bellezza”

Federico Pagliai. Ambasciatori della bellezza. Tarka Edizioni.

Federico Pagliai
“Ambasciatori della bellezza”
Testimonianze di uomini e donne di montagna
Tarka Edizioni

www.tarka.it

Nello scorrere delle pagine può capitare di avere la sensazione che sia proprio lei, la montagna,  a narrare aneddoti e sussurrare storie e leggende.

“Non sono eroi ma al contempo lo sono,  perché ogni vita, ogni esistenza se ascoltata rivela qualcosa di eccezionale. E queste sono vite eccezionali.” dalla prefazione di PaolaCosolo Marangon.

“Risalimmo insieme, metro dopo metro. Usciti dalla fessura nella pietra ci abbracciammo: non fu soltanto uno stringersi tra babbo e figlia, lo chiamerei più un dilagare di gratitudine, un senso di riconoscenza e appagamento verso la vita, la montagna, la famiglia.”

“Al vento piace scuotere le conifere, è come un musicista che tocca i tasti dei crinali e così facendo riempie le valli con il suo spartito fatto di sibili, ululati, fruscii, crepitii, tonfi. A volte, voci.”

“È accaduto quando il lupo l’ho sentito ululare: ebbene,  quei versi mi hanno smosso qualcosa dentro, un qualcosa  che veniva da lontano. È strano a dirsi ma è stato come se mi stessi riappropriando di una parte di me, del mio appartenere al mondo animale.”

Federico Pagliai nato nel 1966 e poi cresciuto a poche decine di metri dal torrente che ha ispirato questo libro, è uomo degli Appennini e ogni sua scelta di vita è stata dettata dall’amore per i crinali e i boschi della Montagna Pistoiese. È guida ambientale escursionistica, volontario del Soccorso Alpino Toscano, camminatore, fungaio. Ha scritto “I miei crinali, sedici colpi di pennato (2008), “Rughe da salita” (2011), “Come un filo che pende” (2012), “Nel bosco di nessuno di voi” (2013), “Dottorafrica” (2015), “Storie di Stinchi e… contorni” (2016), “Figlia della colpa” (2017), “Montanari indigesti, effetti collaterali dell’andare per funghi” (2018).


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