Federica Ottombrino
“Il baule”
Rossini Editore
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In una delle più grandi e antiche proprietà private di Capo Miseno, a 30 chilometri da Napoli, sulla strada che porta al faro galleggia una casa. In questo luogo si sono intrecciate le storie di una discendenza, tutta al femminile, di donne legate visceralmente alla dimora; una storia iniziata negli anni ’30, quando Maria, la capostipite, l’ha acquistata dopo essersene innamorata a prima vista. Cinquant’anni di lettere, foto e diari hanno permesso di non perdere traccia delle loro passioni, debolezze, sofferenze e bugie. Si incontrano più storie, vite che ruotano intorno alla casa e che sembrano sgretolarsi. Eppure, ineluttabile, resta la potenza di fuoco dell’antica dimora, che a dispetto del tempo, vive eterna.
Il viaggio da Kamakura a Kyoto dura dodici giorni: se viaggi per undici giorni e ti fermi quando ne manca uno solo, come puoi ammirare la luna sopra la capitale?
Nichiren Daishonin
Così comincia:
Mi chiamo Bianca. Queste sei lettere in fila fanno il suono a cui ho risposto tutta la vita. Ognuno di noi vive nel suo nome come in una cornice di ferro. Con un altro nome non sarei stata la stessa. Chissà… Ho lasciato ventotto anni fa la mia casa, ma non ho mai traslocato. Non mi sono mai collocata altrove, non ho mai rinunciato in modo consapevole a questi luoghi per definire chi sono. Questa casa non l’ho mai persa. Bussola della mia vita, mi ha sempre orientata lei.
Federica Ottombrino (Napoli, 1987) si è laureata con lode alla magistrale di “Relazioni Internazionali” all’Orientale di Napoli e da dieci anni è impegnata come musicista, autrice e cantante nel duo Fede ’n’ Marlen con cui ha pubblicato tre album. La sua passione per la scrittura nasce durante l’infanzia e trova ora massima espressione con la pubblicazione del romanzo Il baule.
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