Emanuele Iula
“Pulsioni e legami”
Approcci filosofici alla sessualità
Orthotes Editrice
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Fornire una comprensione adeguata della sessualità umana significa accettare la sfida della complessità, che si esprime non solo facendo ricorso a vari ambiti disciplinari, ma anche accogliendone il differenziarsi delle pratiche. Al giorno d’oggi non esiste autore, né scuola di pensiero, né indirizzo scientifico, che possa vantarsi di aver compreso appieno tale ambito dell’esperienza umana, che presenta ancora tratti di oscurità. Numerosi sono stati tuttavia i tentativi di confrontarsi a viso aperto con tale tema. Tentativi che sono andati oltre la formulazione di buone ipotesi di lavoro, fornendo alla comunità scientifica determinanti indicazioni per proseguire la ricerca. Pulsioni e legami. Approcci filosofici alla sessualità si presenta come uno strumento di lavoro dal duplice obiettivo. Da un lato, si propone un’ampia ermeneutica con cui viene ricostruito l’approccio di tre tra gli autori che più hanno influenzato gli studi sulla sessualità: Sigmund Freud, Michel Foucault e Judith Butler. Dall’altro lato, si coglie l’occasione per fornire una visione della sessualità incentrata sull’approccio generativo. Grazie a quest’ultimo, verrà non solo descritta la genesi e il modo d’essere di un legame sessuale generativo, ma saranno anche fornite alcune linee per un’etica sessuale capace di confrontarsi con gli interrogativi e le problematiche della modernità.
“Quando si studia la sessualità a partire dalla teoria freudiana si rischia, da un certo punto di vista, di abituarsi troppo bene. Ricostruire gli elementi essenziali del suo pensiero in una sintesi unica obbliga lo studioso a confrontarsi con un corpus dottrinale sconfinato. Se da un lato i testi principali che danno carne al suo pensiero in materia di sessualità non sono a loro volta numerosissimi, dall’altro la quantità di ricorrenze e di riprese del tema in scritti non dedicati in maniera esplicita allo stesso argomento rimane tuttavia molto alto. Ciononostante, anche in una materia così vasta, l’elevato grado di coerenza mostrato dall’autore ne rende senz’altro più fruibile il pensiero. In questo senso, passare dall’approccio freudiano a quello foucaultiano è un gesto cognitivo tutt’altro che agevole. Similmente a Freud, anche Foucault ha dedicato una parte consistente delle sue ricerche al tema della sessualità, in particolare nei quattro volumi della Storia della sessualità. Anche Foucault ha corredato questi scritti principali con altre pubblicazioni e interviste in cui ha ripreso e dettagliato più puntualmente alcune questioni. Ma a differenza di Freud, la teoria della sessualità proposta da Foucault si pone in una forma completamente diversa. Senza addentrarci nei meandri di un discorso che sposterebbe la nostra riflessione su un piano epistemologico, possiamo considerare che se per teoria si intende una conoscenza degli universali, tesa a formulare una griglia di concetti capace di rendere manifesto il senso del divenire dell’oggetto a cui questa teoria si riferisce, allora potremmo dire che la teoria freudiana è costituita da un evento maggiore, il complesso di Edipo, il cui superamento sancisce l’ingresso in una sessualità matura – stabilendo così la linea di demarcazione non solo rispetto alle fasi non mature, ma anche tra normalità e anormalità –, ha per oggetto la pulsione, il suo divenire e le sue vicissitudini psicosomatiche, e ambisce a essere uno strumento solido sia da un punto di vista analitico, sia terapeutico.”
Emanuele Iula è gesuita e professore associato di Etica e di Mediazione dei conflitti presso la Pontificia Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale (sez. San Luigi). Da anni si occupa del tema dell’etica generativa al quale ha dedicato vari saggi tra cui: Noi figli della decostruzione. Saggio di etica generativa (Roma 2020), Periferie. Dall’eterotopia alla rigenerazione (Brescia 2020), e il romanzo Chiedilo a Luna (Roma 2018).
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