Elisabetta Montaldo “MarEtica”

MarEtica

Elisabetta Montaldo
“MarEtica”

Un premio alla miglior narrazione sul mare, in qualsiasi formato, tra letteratura, cinema e teatro, per sottolineare il rapporto ancestrale tra l’uomo e il mare, da sempre fascinosa ambientazione di storie. Torna, dal 12 al 15 settembre, il festival MARetica, la manifestazione ideata dallo scrittore Alessandro Baricco che porta a Procida quattro giornate di sport e cultura dedicate al mare.
La giuria, presieduta dalla scrittrice Valeria Parrella e composta – per la prima volta – dalla giornalista e scrittrice Concita De Gregorio e dall’attore Luca Marinelli e, come di consueto, dalla scrittrice e costumista Elisabetta Montaldo, dallo storico Claudio Fogu e dal montatore Giogiò Franchini, ha scelto i sei candidati al premio di questa edizione: l’artista multimediale Shona Heat, che ha ispirato tutto il lavoro di scenografia e costume del film “Povere Creature” di Yorgos Lanthimos, con particolare attenzione di Maretica per le incredibili scene degli interni-esterni della nave, con ambientazione negli anni ’20 del 900; lo scrittore Fabio Genovesi con “Oro puro” (Mondadori), originale rivisitazione del viaggio che ha portato alla scoperta dell’America vista con gli occhi del giovane mozzo Nuno e una riflessione su quanta ferocia possa motivare le scelte degli uomini, ma anche sulla forza irresistibile dell’amore; la scrittrice Evelina Santangelo con “Il sentimento del mare” (Einaudi), che raccoglie le storie di cui trabocca il mare, vicende e avventure che hanno sempre qualcosa di epico, mitico ed estremo; i saggisti Peregrine Horden e Nicholas Purcell con “Il mare che corrompe. Per una storia del Mediterraneo dall’età del ferro all’età moderna” (Carocci); la regista Jennifer Rainsford, autrice di “All of Our Heartbeats Are Connected Through Exploding Stars”, un lungometraggio che racconta il maremoto del 2011, nel Giappone settentrionale dal punto di vista del mare; il regista Tommaso Santambrogio con “Gli oceani sono i veri continenti”, film in bianco e nero ambientato in una Cuba decadente e in crisi.Il festival ripropone il tema del “Ripensare l’umanità a partire dal mare”, che accompagna l’iniziativa dal 2018, riunendo sull’isola sportivi del mare ed intellettuali per celebrare opere e autori che abbiano saputo raccontare il mare e le storie umane che lo abitano. Insieme all’ormai tradizionale traversata storica in SUP dall’antico porto romano di Miseno a Vivara, in programma domenica 15 settembre – l’evento propone un importante momento di riflessione sull’etica e l’ecologia del mare, coniugato al valore dello sport.Novità dell’edizione di quest’anno il coinvolgimento delle studentesse e degli studenti della scuola secondaria di primo grado “Antonio Capraro” di Procida, chiamati a leggere e recensire – attraverso un testo o un prodotto video – il romanzo di Ernest Hemingway “Il vecchio e il mare”, grande classico della narrativa di mare: i tre migliori elaborati, valutati da una giuria ad hoc, saranno premiati nel corso di MARetica.

Elisabetta Montaldo è scrittrice, pittrice e costumista legatissima all’isola di Procida. Nella sua carriera firma una ventina di film italiani e internazionali, tra tutti I cento passi, La meglio gioventù, I demoni di San Pietroburgo, che la coronano con due premi David di Donatello, due Ciak d’Oro e altri. Con Giuliano Montaldo firma diverse opere liriche per l’Arena di Verona, lo Stadio Olimpico e la città di Tokyo.
Ha scritto, oltre a diversi libri di saggistica illustrata, i romanzi: Rafìla (2008), che narra, in una formula molto apprezzata da Raffaele La Capria, le avventure di una ragazza nell’Islam mediterraneo dell’anno mille e che le è valso il premio Il libro del Mare Sanremo 2008 presieduto da Folco Quilici; Posidonia (2014), storia dei suoi nonni, ambientata negli anni ruggenti con famosi personaggi reali, che ha vinto il premio Procida-Isola di Arturo-Elsa Morante 2008.
Vive a Procida, dove è impegnata nella difesa del patrimonio culturale e ambientale di quella terra che è da millenni «l’isola dei marinai» e porto accogliente per una viaggiatrice.

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