Elisa Biagini “L’intravisto”

Elisa Biagini. L'intravisto. Einaudi Editore

Elisa Biagini
“L’intravisto”
Einaudi Editore

www.einaudi.it

Coi visi bianchi
come licheni
facciamo nodi
all’erba prima
di scendere
nel fumo e il
suo ferro,
gli scalini
che ci affettano
le ombre.

L’intravisto è ciò che osserviamo con difficoltà, per frammenti, «con l’occhio appoggiato alla crepa». Un impedimento che nei versi di Elisa Biagini diventa una forza per conoscere meglio se stessi e l’altro da sé, uno sguardo obliquo che apre orizzonti in cui situare i ricordi. E piú fortemente la poetessa percepisce l’altrove, piú sembra toccare il profondo di sé, per guardarsi veramente e riorientarsi: «ripesco la bussola, sollevo lo specchio». Con l’urtarsi e l’infittirsi dei significati intorno a immagini ricorrenti (animali, sassi), «facendo l’orlo al silenzio», dall’ombra della memoria e da «quanto è in fondo allo specchio» traluce «il brusio dell’impensato». A poco a poco affiorano le istantanee di un dialogo con un «tu»: una comunicazione difficile, fatta di frasi interrotte, silenzi, assenze. Quella di Elisa Biagini è una poesia che sta nel mondo in modo dialettico, cogliendone il conflitto e dandogli voce, raccontando ad occhi aperti «quanto rimasto dalla cancellatura».

Elisa Biagini è nata a Firenze nel 1970. Presso Einaudi ha pubblicato le raccolte: L’ospite (2004), Nel bosco (2007), Da una crepa (2014), Filamenti (2020) e L’intravisto (2024). Ha curato e tradotto l’antologia Nuovi poeti americani (Einaudi 2006) e Non separare il no dal sí (Ponte alle Grazie 2020), una scelta di poesie di Paul Celan. Con Antonella Anedda ha pubblicato Poesia come ossigeno. Per un’ecologia della parola (chiarelettere 2021). Sue poesie sono tradotte in piú di quindici lingue in volumi e antologie.
www.elisabiagini.it

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