Edgardo Franzosini
“Rimbaud e la vedova”
Skira Editore
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“Io dico che bisogna essere veggente, farsi veggente. Il Poeta si fa veggente attraverso una lunga, immensa e ragionata sregolatezza di tutti i sensi.”
Tra l’aprile e il maggio 1875 per alcune settimane Arthur Rimbaud, il grande autore di Vocali, Il Battello ebbro e Una stagione all’inferno, dall’esistenza scandalosa e ricca di colpi di scena, si ferma a Milano dove sembra essere ospitato nella casa di una misteriosa vedova, affacciata su piazza Duomo.
In quello stesso 1875, il giovane prende la definitiva decisione di rinunciare alla letteratura, trasformandosi, per dirla con Mallarmé, in “qualcuno che era stato lui, ma che non lo era più, in nessun modo”.
Edgardo Franzosini evoca quei giorni con raffinata dovizia di particolari, ricostruendo come un investigatore tenace e sapiente il soggiorno di Rimbaud attraverso le tracce lievi e suggestive lasciate dal poeta nella Milano dell’epoca.
Edgardo Franzosini è nato in provincia di Lecco. Vive a Milano. Ha pubblicato: Raymond Isidore e la sua cattedrale (Adelphi) Premio l’Inedito e Premio Procida-Elsa Morante, Bela Lugosi. Biografia di una metamorfosi (Adelphi) Premio Fimcritica, Sotto il nome del Cardinale (Adelphi), Sul Monte Verità (Il Saggiatore), Questa vita tuttavia mi pesa molto (Adelphi) Premio Comisso e Premio Dessì, Il mangiatore di Carta (Sellerio).I suoi libri sono stati tradotti in Francia, Spagna, Germania e Stati Uniti. Collabora con “la Repubblica”.
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