Darwin Pastorin “Azzurro tenebra” Giovanni Arpino

Giovanni Arpino. Azzurro tenebra. minimum fax

Darwin Pastorin
“Azzurro tenebra”
Prefazione di Massimo Raffaeli
Nota di Dino Zoff
minimum fax

www.minimumfax.com

Stoccarda, mondiali 1974: Arp, accompagnato dal giovane cronista Bibì, è inviato a narrare le gesta della Nazionale. Forte del rapporto privilegiato con il capitano Facchetti e il «Vecio» Bearzot, è uno dei pochi nella posizione di prevedere la rovinosa conclusione a cui stanno per assistere: a dispetto delle grandi aspettative, sotto gli occhi attoniti di migliaia di emigrati italiani, la Nazionale viene eliminata al primo turno.

Pagina dopo pagina, nelle chiacchiere sempre più amare tra Arp e i colleghi (tra tutti Gianni Brera), i cupi presagi sulle sorti del mondiale e dei suoi protagonisti – Valcareggi, Riva, Rivera, Mazzola, Anastasi, Chinaglia – si confondono con le sorti politiche di un paese che appare condannato, con quelle di un giornalismo in decadenza e di un calcio già ammalato nel quale il divismo sta per soppiantare la poesia.

Arpino tratteggia un romanzo a tinte fosche in cui tutto – le rivalità di spogliatoio, l’inadeguatezza dei dirigenti, il tramonto delle glorie di cui nessuno è pronto ad accettare il declino – è trasfigurato dal suo talento per le storie, in cui sotto la pioggia insistente dell’estate tedesca l’azzurro vira verso le tenebre e i luoghi si fanno sempre più spettrali: il castello del ritiro, i bar desolati dove fermarsi a bere a notte fonda, le tribune deserte dopo il fischio finale. A cinquant’anni dal tragico mondiale Azzurro tenebra – il primo romanzo sul calcio della nostra letteratura, mai eguagliato per forza e poesia – resta un libro indimenticabile, un divertente e malinconico canto d’amore per un calcio che dona più dolore che gioie e, come dice Arp, «è anche quello che non è».

Giovanni Arpino
1927 / 1987
E’ nato a Pola da una famiglia piemontese, ed è morto sessant’anni dopo a Torino. Nella sua carriera ha scritto più di trenta libri e ha lavorato a lungo come giornalista sportivo. Dotato di un timbro inconfondibile, è tra i pochissimi ad avere vinto sia il Premio Strega che il Campiello. Minimum fax ha già pubblicato i romanzi Sei stato felice, Giovanni (2018), Domingo il favoloso (2019) e Randagio è l’eroe (2022), e la raccolta inedita delle sue Lettere scontrose (2020).


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