Conversazione di Livio Partiti con Cristina Baldacci
CRISTINA BALDACCI – ANDREA PINOTTI
L'ARCHIVIO NELL'ARTE: NUOVO GENERE CONTEMPORANEO?
SABATO 31 AGOSTO
FESTIVAL DELLA MENTE
SARZANA
sabato 31 Agosto 2013, ore 10.00.sala delle Capriate Fortezza Firmafede4 – euro 7.00
Cristina Baldacci, Andrea Pinotti
– approfonditaMente – L’archivio nell’arte: nuovo genere contemporaneo?
Che lo si chiami “impulso archivistico” o
“archiviomania”, il bisogno individuale e collettivo di accumulare,
collezionare, classificare per cercare di dare un ordine alle cose, per
conservare e tramandare la memoria e le conoscenze o per fare spazio al
nuovo, appare oggi più che mai vivo. Soprattutto tra gli artisti, che,
voraci creatori e consumatori di immagini, sono stati tra i primi a
comprendere che i nuovi mezzi di registrazione avrebbero aperto infinite
possibilità e dubbi vertiginosi sul nostro saper ricordare. Nell’arte
contemporanea, più che un tema o una metafora, sembra definirsi sempre
più come un nuovo genere per ripensare le tradizionali forme di
catalogazione: atlante-mappa, ciberspazio, indice-lista, Wunderkammer, database. Lo rivelano alcune grandi mostre come Atlas al Museo Reina Sofia (2011), dOCUMENTA di Kassel (2012) e la Biennale di Venezia di quest’anno.
Cristina Baldacci
storica e critica d’arte contemporanea,
collabora con l’Università degli Studi di Milano e l’Università Iuav di
Venezia, dove ha conseguito il dottorato di ricerca con una tesi
sull’archivio come forma e strategia d’arte. Ha insegnato all’Università
Cattolica e al Politecnico di Milano. Scrive per Art e Dossier; è co-curatrice dei volumi Quando è scultura (et al., 2010) e Arte del corpo (Giunti, 2012). È in uscita il volume Massimiliano Gioni. Sogno di sapere tutto. Dialogo sulla 55. Biennale di Venezia (Skira, autunno 2013).
Andrea Pinotti
è professore associato di Estetica all’Università degli Studi di Milano e directeur al Collège international de philosophie di Parigi per il programma Monument Nonument
(2010-2016). Si occupa di teorie dell’immagine e dei rapporti fra
estetica e storia delle arti visive, soprattutto in ambito tedesco. Tra i
suoi ultimi saggi: Estetica della pittura (il Mulino, 2007); Il rovescio dell’immagine (Tre Lune Edizioni, 2010); Empatia (Editori Laterza, 2011).
ascolta qui la conversazione
IL POSTO DELLE PAROLE
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