Costanza Savini “L’occhio della farfalla”

L'occhio della farfalla Costanza Savini "L'occhio della farfalla" Oligo Editore

Costanza Savini
“L’occhio della farfalla”
Oligo Editore

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Un’antica villa, il fascino del lago e un oscuro passato.

Costanza Savini “L’occhio della farfalla”

Un’avvincente narrazione ispirata a una storia vera nella seconda guerra mondiale, 1943. Nina, una ragazza che si affaccia alle soglie della maggiore età, è costretta a sfollare insieme ai suoi genitori da Bologna al lago di Garda, nella Villa di famiglia. Ispirato a una storia vera, il romanzo si svolge su due livelli: da una parte c’è la guerra con la sua ferocia, dall’altra l’antica Villa piena di vicende rimaste oscure nel tempo. Vicende di preti, di ritrovati entomologici e di esperimenti medici. In quell’atmosfera sospesa, qual è il lago di Garda negli anni che vanno dal 1943 al 1945, gli anni della Repubblica Sociale, Nina, insieme ai suoi cugini anche loro sfollati come lei, comincia la sua esplorazione dei misteri della casa e di chi l’ha abitata nei secoli portando così alla luce la verità, anche se oscura, sulla sua famiglia.

Costanza Savini, dopo la laurea in Giurisprudenza, si forma presso l’Istituto di Psicologia Somatorelazionale IPSO di Milano. Oggi tiene nelle scuole corsi di scrittura creativa. Ha pubblicato romanzi e racconti prevalentemente dedicati al filone del realismo magico, anche con grandi editori come Mursia e Sellerio, con cui a settembre 2020 è prevista l’uscita del Repertorio dei pazzi della letteratura russa a cura di Paolo Nori e scritto insieme ad altri autori. Tra il 2006 e il 2011 ha lavorato a fianco di Giorgio Celli, con il quale ha scritto testi teatrali, raccolte di racconti e il romanzo noir Morte nei Boschi, una rivisitazione della storia della Bestia del Gévaudan, che ha vinto il Premio Speciale della Giuria al Premio Carver 2011. Nel 2013 ha poi collaborato con la Comunità Papa Giovanni XXIII, realizzando il racconto teatrale sulla vita di don Oreste Benzi, Con le scarpe sempre ai piedi, rappresentato nella Giornata Mondiale della Gioventù a Rio de Janeiro, a Roma nell’Aula delle Udienze Pontificie, al teatro Masini di Faenza, ecc. Nello stesso anno, suoi sono i testi per la mostra Les Bois de Reve tenuta a Parigi presso la Casa Mont Blanc con opere dell’illustratrice Octavia Monaco.

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