Concetta D’Angeli “Le rovinose”

Le rovinose Le rovinose

Concetta D’Angeli
“Le rovinose”
Il ramo e la foglia Edizioni

https://www.ilramoelafogliaedizioni.it/

“Le rovinose” si svolge in Italia nei sanguinari anni del terrorismo. È la storia parallela di due ragazze che s’incontrano a Siena durante gli studi universitari e poi vivono vite diverse e lontane.
Due vite animate da utopie, ambizioni, passioni, sconvolte da fallimenti e ossessioni autodistruttive, raccontate in modi diversi. Rappresentandole, l’autrice costruisce un quadro nitido e talvolta impietoso del nostro paese, dove vicende private, spesso cupe, s’intrecciano coi fatti di più ampia portata che possiamo ormai considerare Storia. In un linguaggio incalzante, colto e ironico, con venature dialettali e della lingua di tutti i giorni, D’Angeli ci racconta dunque la nostra storia, fatta anche di sfide personali, violenze domestiche, discriminazione e ribellione.
Parte integrante del romanzo è la “Cronologia” che dal 1976 al 1988 annota l’impressionante successione delle uccisioni quasi quotidiane compiute da gruppi politici estremisti e dalla malavita organizzata.


«Quella provvisorietà, quell’evanescenza che emanava da lei al di là della sua ferma bellezza, e quel movimento ininterrotto delle mani, sembrava non facesse altro che distribuire carezze: ai piatti sporchi che spostò dal tavolino al lavello, alla seggiola sfondata che le porse, alla sigaretta prima d’accenderla, all’aria stessa in mancanza d’altro, alle pagine da tradurre che sfogliò appena, con sfocato interesse.»

Concetta D’Angeli, nata a Cittaducale (Rieti) nel 1949, vive a Pisa da quando vinse il concorso per la Scuola Normale Superiore; all’Università di Pisa insegnò poi Letteratura Italiana Contemporanea e Drammaturgia teatrale.
Come studiosa, si è occupata di fiaba di tradizione popolare e colta (l’amato Carlo Collodi!), di autori del Novecento italiano (Italo Calvino, Elio Vittorini, Giovanni Testori, Pier Paolo Pasolini di cui ha curato l’edizione dei romanzi giovanili inediti “Amado mio e Atti impuri”, Garzanti 1982) e, con particolare coinvolgimento, di scrittrici italiane e straniere (Elsa Morante soprattutto, poi Karen Blixen, Agota Kristof, Simone Weil).
Dal 2007 al 2010 ha progettato, realizzato e, insieme al grecista e comparatista Guido Paduano e al filosofo Alfonso Iacono, ha diretto la rivista semestrale di studi teatrali “Atti&Sipari”, con redazione costituita da studenti e sulla quale sono intervenute note personalità del mondo dello spettacolo (fra gli altri Carlo Cecchi, Sandro Lombardi, Danio Manfredini, Enzo Moscato).
Ha scritto numerosi articoli su riviste letterarie italiane e straniere, e i volumi “Il comico. Contro la morale, la ragione, la morte”, Il Mulino 1999 (con Guido Paduano); Leggere Elsa Morante, Carocci 2003; “Forme della drammaturgia”, UTET 2004; “Coppia d’arte. Dario Fo e Franca Rame”, Plus, Pisa University Press 2006 (con Simone Soriani).
Nel 2016 ha vinto il premio del concorso letterario “Edizione straordinaria”, bandito dalla casa editrice Pacini di Pisa, con il romanzo inedito “Tempo fermo”. Da Pacini è stato pubblicato nel 2020 anche il suo secondo romanzo, “I gatti ci guardano”.
Nel 2020 è stata nominata membro della Giuria del “Premio Nazionale Letterario Pisa” (sezione Narrativa).


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