Silvia Stucchi
“Come il latino ci salva la vita”
Edizioni Ares
edizioniares.it
“Come il latino ci salva la vita”
È la materia che più di tutte toglie il sonno, è sinonimo di difficoltà, fatica e notti in bianco, è causa di disperazione in figli e genitori… Ma è soprattutto una bellissima avventura.
Come il latino ci salva la vita spiega perché dobbiamo essere grati alla lingua di Virgilio e Cicerone, e perché essa non è uno scoglio, ma un’ancora di salvezza che insegna a vivere meglio; con un percorso tematico sui grandi della latinità, da Orazio a Seneca, da Catullo a Petronio, da Lucrezio a Quintiliano, troveremo la risposta che gli uomini di duemila anni fa davano ai loro problemi, dall’innamoramento infelice all’insofferenza verso le feste comandate; dal rifiuto degli status symbol ai dispiaceri scolastici; risposte che possono lenire anche le nostre ansie quotidiane, o farci guardare al presente con un occhio diverso.
“E tuttavia proprio nella fanciullezza, fonte di timori ben minore che non l’adolescenza, io non amavo lo studio e non potevo sopportare di esservi costretto: ma pur mi si costringeva: il che era un bene per me, ma io non agivo bene; non avrei imparato senza costrizione.”
Sant’Agostino
Silvia Stucchi, nata a Treviglio (Bg), è dottore di ricerca in Filologia e Letteratura latina e insegna Lingua latina e Letteratura latina presso l’Università Cattolica di Milano e nei licei. Membro scientifico della Société Internationale des Amis des Cicéron e della Société Internationale d’Études Néroniennes, svolge attività di giornalista pubblicista su varie testate; oltre che di numerosi articoli, è autrice dei volumi: Antiche consolazioni, Milano 2007; Osservazioni sulla ricezione di Petronio nella Francia del XVII secolo: il caso Nodot, Roma 2010; Apologia. Apulei Platonici pro se de magia, Milano 2016; Seneca. Lettera sul suicidio, Bologna 2018; Plauto. La gomena, Bologna 2020.
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