Claudio Zonta “Luci sul palco”

Claudio Zonta. Luci sul palco. Ancora Libri

Claudio Zonta
“Luci sul palco”
La musica dei cantautori, spiraglio sull’infinito
Ancora Libri

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I cantautori hanno un filo rosso che li accomuna: una ricerca esistenziale che non è mai appagata. Di canzone in canzone provano a smussare, scolpire o frantumare quel duro marmo che spesso impedisce di vedere la luce più chiara di un’intuizione, di un’idea che possa svelare, utilizzando un verso di Montale, «l’anello che non tiene, il filo da disbrogliare che finalmente ci metta nel mezzo di una verità». Le canzoni quasi mai pretendono di cambiare il mondo, non offrono certezze, non hanno la capacità di rispondere in maniera certa e chiara sui tanti dilemmi della realtà, ma si diffondono nella notte come barlumi di luce che possono rischiarare le coscienze, alleviare il peso dell’anima, affacciarsi sull’infinito, svelare per un istante un oltre sfuggente e desiderato.


Da Jannacci a De André, da Gaber a Guccini, passando per cantautrici e cantautori più o meno noti, una galleria di ritratti umani e artistici che tracciano una breve storia della canzone italiana contemporanea sotto il segno della ricerca di un oltre sfuggente e desiderato.

Claudio Zonta, nato a Pavia nel 1974, sin da giovane si è districato tra la musica rinascimentale e barocca, il jazz, il cantautorato fino a spingersi nel flamenco e nella musica sudamericana. Contemporaneamente ha fatto studi umanistici e biblioteconomici presso l’Università di Pavia, fino a quando non è entrato nella Compagnia di Gesù. Attualmente collabora con l’Orchestra Popolare del M° Ambrogio Sparagna suonando la chitarra battente e scrive articoli di carattere culturale per la rivista «La Civiltà Cattolica».

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