Claudio Morandini
“Catalogo dei silenzi e delle attese”
Bompiani Editore
https://www.bompiani.it/
“Le parole mettono ordine nelle cose, sciolgono i garbugli, riducono i misteri, illuminano le zone d’ombra: al limite, il loro suono ci tiene compagnia.”
Un bambino delicato e le vacanze dalla nonna un po’ strega nella prigionia di un condominio a mezza costa nei campi, tra erbe amarissime e animali da mangiare – piccioni, chiocciole, forse anche insetti; un bambino che cerca disperatamente di essere buono per scansare il male del mondo, e dunque sfugge la compagnia dei coetanei per assaporare i segreti delle donne; l’amicizia con Aurelio, cementata dalla comune passione per i fossili; l’orto del padre in pensione, funestato dai maggiolini e reso glorioso dai raccolti di patate; l’ineffabile fascino di una zia e del suo pianoforte scordato; la dedizione irresponsabile di un primo amore, e altri amori più maturi, forse; diventare figlio di due vecchi e padre di una bambina. La vita di Cosimo è normale ed esemplare come lo sono tutte se le sappiamo leggere: metafora di passati e futuri, chiusa nel suo presente unico. Claudio Morandini la racconta a episodi: tessere e schegge di una sola immagine che si vede meglio se guardata da molto vicino.
Claudio Morandini vive e insegna ad Aosta, dove è nato nel 1960. Tra i suoi romanzi più recenti, oltre a Neve, cane, piede, ristampato da Bompiani nell’estate 2021, con cui ha iniziato una personale, originale esplorazione dei lati più inquietanti e paradossali della montagna, ricordiamo Le maschere di Pocacosa e Gli oscillanti, pubblicato da Bompiani nel 2019. I suoi libri sono tradotti in diverse lingue.
IL POSTO DELLE PAROLE
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