Carla Weber
“Convivio”
Esperienze di crescita e conoscenza
Casa del Teatro Ragazzi e Giovani
Salone Internazionale del Libro / Off
Un ciclo di incontri su filosofia, musica e mito con Ugo Morelli, Carlo Boccadoro e Carla Weber Terzo appuntamento con Carla Weber in collaborazione con il Salone Off lunedì 13 maggio ore 17.30 Casa del Teatro Ragazzi e Giovani (Corso Galileo Ferraris 266, Torino) Torino, 3 maggio 2024. Dopo le lectio di Ugo Morelli sul linguaggio della filosofia e di Carlo Boccadoro sul linguaggio della musica, prosegue e termina Convivio.
Esperienze di crescita e conoscenza, il ciclo di incontri organizzato dalla Fondazione TRG alla Casa del Teatro rivolto prevalentemente alle e agli insegnanti, ma aperti alla collettività, per riflettere su tre diversi linguaggi teatrali legati ad altrettanti spettacoli in stagione. Da anni la Fondazione TRG, attraverso progetti legati al teatro e soprattutto a una ricca e variegata programmazione con spettacoli pensati per le famiglie, per i giovani e per le scuole, propone temi utili alla crescita delle nuove generazioni nella realtà contemporanea, dalla guerra all’etica, dalla giustizia alle nuove tecnologie, per coinvolgerle nel dibattito attuale e fornire loro strumenti utili per poter leggere e interpretare la realtà del presente. Il tema di quest’anno è legato alla valorizzazione del linguaggio nelle sue molteplici declinazioni – virtuale, sonoro, del mito, della natura, della scienza… – come strumento di comprensione e comunicazione, nella consapevolezza che i linguaggi teatrali possano dare un contributo alla crescita di tutte e tutti. Il terzo e ultimo appuntamento, in collaborazione con il Salone Off, si terrà lunedì 13 maggio alle ore 17.30 con la psicologa, psicoterapeuta, psicoanalista e psicosocioanalista Carla Weber e sarà dedicato al linguaggio del Mito.
Nella sua lectio “Perché il mito? A che cosa serve?” Carla Weber, a partire dall’opera teatrale di e con Paola Fresa P come Penelope (che replicherà sempre il 13 maggio alle ore 19,30 alla Casa del Teatro) racconterà le conoscenze tacite di cui il mito è portatore e quali orientamenti individuali e collettivi forma e trasmette nel tempo. Il mito che è parola, narrazione, contribuisce a sviluppare conoscenza per una via altrettanto importante e per niente ancillare a quella basata sulla ragione e la
scienza. I miti in cui siamo immersi non li vediamo ma li pratichiamo, regolano cioè quello che sentiamo, immaginiamo, pensiamo e facciamo. La spinta emancipativa delle ragazze incontra i miti loro trasmessi da generazioni precedenti di donne e ne incontra altri che si affermano nel loro tempo di vita. I processi di educazione e cura possono permettere alle ragazze di riconoscere la funzione del mito e la doppia presenza nel mito di fattori emancipativi e di altri protettivi, di replica di una condizione di minorizzazione della donna.
“P come Penelope” è una riscrittura del noto personaggio della moglie di Ulisse, che racconta al mondo la sua versione dei fatti con l’intento esplicito di cambiare, se possibile, un finale che sembra già scritto. Uno spettacolo sul potere della parola, una parola data, in questo caso, a chi non l’ha mai avuta perché da sempre è stata raccontata dalle parole di altri – parole maschili – chiamate a interpretare un universo intimo, di complessa decifrazione, ma soprattutto femminile.
Paola Fresa ha ricevuto per la sua interpretazione il Premio Nazionale Franco Enriquez 2024 – Città di Sirolo XX edizione, per la categoria Teatro Classico e Contemporaneo sezione Migliore Attrice e Autrice.
Carla Weber ha fondato e dirige lo Studio Akoé di Trento. Vanta trentacinque anni di attività clinica e di training nel campo della ricerca azione, della formazione-intervento in gruppi, istituzioni e comunità sociali. Ha avuto incarichi pluriennali di insegnamento nel Master di Politiche di genere presso l’Università di Trento e di ricerca nel Laboratorio di Scienze Cognitive all’Università di Rovereto. Contribuisce attivamente alla ricerca scientifica in psicoanalisi in quanto componente da anni del Comitato scientifico di ASP, Associazione di Studi psicoanalitici di Milano, di cui è stata presidente e già da dodici anni delegata in IFPS, International Federation of Psychoanalytic Societies. Numerose sono le sue pubblicazioni scientifiche. Co-dirige la rivista di psicosocioanalisi Educazione sentimentale, ed ha curato l’Archivio personale di Luigi Pagliarani, in quanto socia della Fondazione Luigi Pagliarani. È vicepresidente di ARIELE, Associazione Italiana di Psicosocioanalisi di Milano. L’ingresso alle lectio è gratuito con prenotazione obbligatoria.
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