Besnik Mustafaj “L’estate senza ritorno”

Besnik Mustafaj L'estate senza ritorno. Bibliotheka Edizioni

Besnik Mustafaj
“L’estate senza ritorno”
Traduzione di Julian Zhara
Bibliotheka Edizioni

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Sana ha atteso quarant’anni il ritorno di Gori, il suo fidanzato. Un giorno l’uomo compare sulla soglia di casa. Ma è cambiato. È pallido, non riesce più a ridere, il suo corpo non suda e ha il colore della calce; inoltre non ama incontrare persone, parla solo usando i verbi al passato, passa il tempo a leggere libri scritti da veterani di guerra. Che cosa gli è successo?
Tra realtà e miraggio psicotico prende forma una fiaba oscura e terribile che intreccia l’attesa e l’amore, la lealtà e i fantasmi del passato.
Primo romanzo onirico della letteratura albanese, L’estate senza ritorno – qui proposto per la prima volta in traduzione italiana – è un’opera iconica della letteratura balcanica contemporanea, disponibile in molte lingue e rivista dall’autore in varie edizioni, finalmente senza i tagli della censura comunista, che aveva sfigurato l’opera.
Il libro, che in Francia ha consacrato Besnik Mustafaj come uno degli scrittori più importanti dell’est Europa, è diventato anche il soggetto di un film diretto da Besnik Bisha, dal titolo Vera pa kthim.

Besnik Mustafaj
Tra i maggiori scrittori albanesi contemporanei, è stato Ambasciatore in Francia dal 1992 al 1997, Ministro degli Esteri dal 2005 al 2007, per poi dimettersi e dedicarsi definitivamente alla scrittura.
Autore di numerosi romanzi, saggi e raccolte poetiche, le sue opere sono tradotte in molte lingue.

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