Antonio Attisani, Lea Melandri “La vita impresentabile”

Antonio Attisani, Lea Melandri. La vita impresentabile. Cronopio Edizioni

Antonio Attisani, Lea Melandri
“La vita impresentabile”
Femminismo e corpo teatro. Un dialogo.
Cronopio Edizioni

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«Mentre i realismi sono autoritari e maschili senza appello, nel grottesco saltano anche le identità di genere e si è fatalmente nel trans. Al limite, il grottesco non si può dire cosa sia, salvo che lì si assiste alla traiettoria delle convenzioni dal nulla al nulla.» (A.A.)

«Per riuscire a dare voce a ciò che resta “impresentabile” della vita, alla “visceralità” e alle ombre che si porta dentro, è necessario prima di tutto far cadere gli steccati che le hanno tenute imprigionate, dare diritto di cittadinanza e di esistenza, come dice Artaud, “ad atti per natura ostili alla vita delle società”.» (L.M.)


Antonio Attisani ha iniziato la carriera come attore nel 1968; è stato operatore teatrale e docente universitario, a Venezia e Torino. Tra le sue ultime pubblicazioni: L’umanità mancata (2023); La tenda. Teatro e conoscenza (con C. Sini, 2021).

Lea Melandri, figura tra le più significative del femminismo italiano, ha preso parte attiva al movimento delle donne sin dagli anni Settanta. Della sua ricerca sulla problematica dei sessi sono testimonianza, tra le numerose pubblicazioni, Amore e violenza (2011 e 2024); Come nasce il sogno d’amore (2023).

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