Conversazione di Livio Partiti con Anna Scaravella "Dal paesaggio al giardino", Electa
Il nuovo libro di Anna Scaravella svela come nasce un giardino: come si
origina il processo immaginativo e il cammino progettuale. Dall’aria,
dalla luce o anche dalla cultura dei luoghi? Anna Scaravella ha deciso
di raccontare quali elementi l’hanno indotta a compiere le scelte che
hanno portato alla realizzazione dei suoi giardini. È così nato un
manuale dell’invenzione. Il paesaggio aiuta a suggerire quello che può
rendere il giardino un luogo felice: la luce, le stagioni, le piante
intorno, la qualità del terreno e la storia che lo circonda. Questi i
primi elementi che fanno nascere l’idea. Dal paesaggio al giardino sta
ad indicare il punto di partenza e quello di arrivo, una sorta di
trasformazione del luogo e viaggio nella cultura del verde. Giardino
dopo giardino, il libro documenta un intero ventennio di dibattito e
mutamento del verde costruito, mettendo in evidenza 13 esempi di giardini
(dall’Umbria alla Lombardia, dalla Toscana all’Emilia, tra colline e
pianure, laghi e montagne) capaci di cogliere una grande tradizione,
quella italiana, nel passaggio tra modernità e contemporaneità. Il
volume documenta per ogni intervento effettuato la situazione
territoriale “prima” e “dopo”, a progetto finito, presenta inoltre una
testimonianza fotografica di tutte le fasi di cantiere (i lavori, le
difficoltà, gli artigiani, i vivaisti) e il dialogo con i committenti.
ascolta qui la conversazione
Giardino dopo giardino, è emerso che anche il terreno più sconnesso
ha una sua “predisposizione” ad un possibile destino di bellezza, un
codice nascosto che basta saper decifrare. Tanti amanti del verde o
proprietari disillusi potranno scoprire che nessun sogno è impossibile
se ci si pone obiettivi con occhi attenti e cuore appassionato. Se un
giardino nasce dai sogni, o meglio, per poter trasformare un terreno in un giardino da sogno,
è necessario riconoscere che esiste una disciplina, un lessico. E la
prima parola che serve conoscere è “paesaggio”. Anna Scaravella di
fronte a ogni sfida progettuale non guarda per terra ma fa un passo
indietro e alza gli occhi. Il primo segreto che il libro svela è che
solo guardando l’orizzonte ogni cosa appare. Il paesaggio aiuta a
suggerire quello che può rendere il giardino un luogo felice: la luce,
le stagioni, le piante intorno, la qualità del terreno e la storia che
lo circonda. Questi i primi elementi che fanno nascere l’idea. Dal paesaggio al giardino sta ad indicare il punto di partenza e quello di arrivo, una sorta di trasformazione del luogo e viaggio nella cultura del verde.
Non è un nuovo libro sui giardini ma un libro di giardini, costruito in
modo nuovo: parla del paesaggio e insegna a leggerlo; analizza come il
terreno influenza il progetto; svela le connessioni tra interno e
esterno; parla del giardino italiano che da classico diventa
contemporaneo, passando per le attuali correnti paesaggistiche e i
cambiamenti del gusto. Giardino dopo giardino, il libro documenta un
intero ventennio di dibattito e mutamento del verde costruito, mettendo
in evidenza 13 esempi di giardini (dall’Umbria alla
Lombardia, dalla Toscana all’Emilia, tra colline e pianure, laghi e
montagne) capaci di cogliere una grande tradizione, quella italiana, nel
passaggio tra modernità e contemporaneità. I giardini non sono in
semplice successione descrittiva ma ognuno è posto a rappresentare un
tema e una sfida: dal restauro conservativo, al riuso,
all’ecocompatibilità; dal paesaggio storico a quello urbano, dalla villa al palazzo di città; dal minimalismo al neo-romantico. Il
volume documenta per ogni intervento effettuato la situazione
territoriale “prima” e “dopo”, a progetto finito, presenta inoltre una
testimonianza fotografica di tutte le fasi di cantiere (i lavori, le
difficoltà, gli artigiani, i vivaisti) e il dialogo con i committenti.
Biografia
Anna Scaravella si laurea in scienze forestali a
Firenze. Dopo l’università collabora con l’architetto giapponese Haruki
Miyagima, in Brianza. Le prime esperienze di lavoro sono in Toscana,
Umbria e Lazio, come consulente di progettazione e realizzazione per un
importante vivaio italiano. Si trasferisce poi a Milano, spostando la
sua attenzione dai giardini di vecchi casali a terrazzi, barriere
fonoassorbenti, verde residenziale di grande dimensione, parchi
pubblici. Ora vive nel piacentino. Progetta e realizza numerosi
giardini, pubblici e privati, in Italia e all’estero. Nel 2002 Electa
pubblica una raccolta dei suoi lavori Geometrie e Botanica. Il giardino contemporaneo;
lo stesso libro esce, nel 2007, aggiornato e ampliato con l’aggiunta di
tre giardini significativi. Nel 2004 riceve a Roma il premio Nazionale
d’Eccellenza Profeti in Patria per le sue opere d’arte in movimento che
hanno dato nuova vita all’Arte dei Giardini. Nell’aprile 2006 pubblica Creare un giardino,
Electa, vincitore della XV^ Edizione Premio Grinzane Cavour Giardini
Botanici Hanbury 2007, seconda sezione. Molti dei suoi lavori sono stati
pubblicati dalle maggiori riviste del settore. I suoi giardini sono
stati il tema di diverse pubblicazioni in Italia e all’estero: P. Hill Jardin d’aujourd’hui en Europe. Entre art et architecture, Fonds Mercator, Antwerp 2002; I. Gräfin von Hardenberg Mediterrane Gärten. – Private Gärten in Spanien, Frankreich, Italien und Griechenlan, DuMont, Köln 2003; P. Rinaldi Tuscany Interiors, Taschen, Köln 2004; M.Vercelloni, V. Vercelloni L’invenzione del giardino occidentale, Jaca Book, Milano 2009; IL GIARDINO NOBILE – Italian Landascape Design, a cura di L.Valerio, Electa, Milano 2011.
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